Lo stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), secondo la relazione presentata di recente in Parlamento dal Ministro degli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, non consente distrazioni, sottovalutazioni e tentennamenti. La cabina di regia della Presidenza della Giunta Regionale ne prenda atto e convochi un Tavolo con le parti sociali e gli enti locali. Lo sostiene il segretario regionale della Uil Basilicata Vincenzo Tortorelli ricordando che i fondi PNRR destinati alla Basilicata sono pari a circa 1 miliardo 415 milioni di euro. Di questa somma, la parte più consistente – pari a circa 660 milioni – è a “regia ministeriale”, quindi gestita a livello centrale dai vari ministeri del governo nazionale. Proprio questo elemento – sottolinea Tortorelli – ci preoccupa per le ripercussioni dirette sull’attuazione degli interventi in Basilicata, atteso che per quanto riguarda la Missione 6 – Salute, dei 15,6 miliardi assegnati dall’Europa, solo 78, 950 milioni sono stati investiti che rappresentano solo l’1% della spesa totale. Questo accade in uno dei comparti che evidenzia la maggiore necessità di accelerazione della spesa per garantire il diritto primario dei lucani alla salute. Purtroppo – aggiunge – dalle proposte sinora in discussione non si evince in che modo e su cosa la sua rivisitazione e riprogrammazione, potrebbe riguardare la Missione Salute, sia in relazione agli investimenti proposti dal Ministero sia alla riforma approvata con il DM 77/2022 che ridisegna funzioni e standard del Distretto per un nuovo modello di sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale e di conseguenza Regionale.
Come sottolinea la relazione la maggior parte delle Amministrazioni, “ha registrato un livello di spesa inferiore alle previsioni che denota un ritardo nella fase di definizione e avvio delle misure che potrebbe incidere sulla effettiva realizzazione dell’intero Piano con particolare riferimento al pieno raggiungimento degli obiettivi finali”.
Il sindacato – conclude Tortorelli – vuole fare la sua parte e indicare un percorso per superare i ritardi ma deve essere messo in condizione di farlo prima di tutto attraverso un’informazione costante ed aggiornata e con il metodo della concertazione, l’unico che conosciamo per raggiungere l’obiettivo comune come più volte ribadito di assicurare la piena realizzazione del Piano e soprattutto assicurare il raggiungimento di tutti gli obiettivi qualitativi e quantitativi previsti.