Pnrr, Uil Fpl: “Ricognizione del personale precario, proroga dei contratti, più risorse per il personale, stop ai tetti di spesa”. Di seguito la nota integrale.
In un recente documento presentato dalle Regioni al Governo sono state chieste più risorse per il personale con uno stop ai tetti di spesa nonché una serie di proposte per far fronte alle carenze di operatori anche alla luce dell’attuazione del Pnrr.
Infatti l’emergenza sanitaria ha ulteriormente evidenziato l’importante carenza di personale sanitario nelle varie strutture ospedaliere. Le strutture sanitarie registrano sempre maggiori difficoltà di reperire sul mercato del lavoro personale dirigente medico, con particolare riferimento alle specialità di anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, malattie infettive, pneumologia, ostetricia e ginecologia, pediatria, radiodiagnostica, ma la criticità investe trasversalmente tutta la professione medica. Anche per il personale del comparto si rileva un’offerta di operatori significativamente insufficiente rispetto ai nuovi fabbisogni, con particolare riferimento agli infermieri, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici di laboratorio biomedico, assistenti sanitari, Ostetriche e operatori socio-sanitari”.Per la UIL FPL infatti le difficoltà di reclutamento non sono dovute solo alla carenza di professionisti, che comunque sconta una programmazione che si è dimostrata non adeguata, ma anche sempre minore attrattività del SSN.Ma per rendere più attrattivo il lavoro nel Ssn, la prima criticità di risolvere è quella che deriva dalla assoluta inadeguatezza del livello di finanziamento statale del fabbisogno sanitario standard rispetto alle dinamiche di potenziamento degli organici di personale, anche con riguardo alle diverse tipologie contrattuali di lavoro flessibile, che si sono determinate per effetto delle esigenze organizzative prima richiamate. L’aumento del livello di finanziamento disposto dalla legge n. 234/2021 risulta del tutto insufficiente, considerato che la totalità delle risorse incrementali è a destinazione vincolata e non consente alle regioni di destinare le necessarie risorse alla realizzazione degli interventi finalizzati all’esigenza, imprescindibile, di mantenere strutturalmente i servizi sanitari regionali in continuità con le politiche avviate a partire dal 2020. E in questo senso occorre anche “superare gli attuali limiti legislativi relativi ai vincoli di spesaper il personale. In Basilicata occorre fare subito la ricognizione dei precari e stabilire i criteri per la stabilizzazione così come stabilito della recente legge di Bilancio, nonché le Aziende Sanitarie procedano alle proroghe dei vari contratti in scadenza. Nel frattempo ci attendiamo che il Governo accolga le proposte delle Regioni
al fine di incrementare le risorse da dedicare alle assunzioni svincolando quelle dedicate al PNRR.