Pnrr welfare, istruzione, formazione e occupazione, Summa (Cgil Basilicata): “È iniziato il conto alla rovescia: a che punto siamo? Mentre ancora attendiamo una risposta sull’istituzione in Regione di una cabina di regia, la Basilicata rischia di perdere oltre 205 milioni di euro complessivi assegnati se non confermati con progettualità entro fine febbraio”. Di seguito la nota integrale.
A fine febbraio scadono i termini per la presentazione, da parte degli enti locali, delle proposte progettuali per scuole, asili, mense e infrastrutture sportive, a valere sui quattro avvisi emanati dal Miur per l’attuazione del piano per la costruzione di nuove scuole, per gli asili nido, per le scuole dell’infanzia 0-6 anni, per l’estensione del tempo pieno e per le infrastrutture per lo sport nelle scuole. Nello stesso periodo scadono i termini per la Regione per presentare l’elenco delle scuole da finanziare per la loro messa in sicurezza, nonché il termine ultimo per la presentazione del piano attuativo regionale Gol (Garanzia occupazione lavoro).
Il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, lancia l’allarme: “Oltre 205 milioni di euro complessivi di risorse finanziarie assegnate alla Basilicata, se non confermate con progettualità entro fine febbraio, rischiano di andare perse.
A oggi, nonostante varie sollecitazioni – continua Summa – non sembra sia stata costituita una cabina di regia regionale nella quale fare sintesi sulle scelte progettuali da attivare per migliorare i servizi del welfare familiare regionale. Ancora più grave, nessun rafforzamento della macchina amministrativa degli enti locali è stato attivato, nonostante i Comuni siano i principali beneficiari delle risorse del Pnrr e, per ottenere i fondi necessari a realizzare i vari progetti, devono partecipare ai bandi nazionali, candidare progettualità, realizzare gli interventi nel rispetto delle leggi nonché rispettare gli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo.
Tutti i progetti devono essere conclusi entro il 31 marzo 2026. Come più volte denunciato – prosegue Summa – se i nostri Comuni lucani, quasi tutti con organico sottodimensionato e, in alcuni casi, del tutto assente, non vengono supportati nell’attività progettuale per il Pnrr e non solo, la nostra Regione rischia di perdere risorse finanziarie e opportunità in quanto non saremo in grado di progettare e realizzare interventi nei tempi previsti.
Quali iniziative a livello nazionale e regionale – domanda il leader sindacale – sono state messe in campo per supportare i Comuni nella predisposizione delle progettualità e quali per la gestione degli interventi? Ormai molti bandi del Pnrr sono già pubblicati e il livello delle candidature da parte delle Regioni del sud, compresa la Basilicata, a oggi è molto basso. Vorrei anche ricordare che il 15 marzo prossimo scadranno i termini per i Comuni di presentare le proposte progettuali sul bando nazionale del Pnrr per la rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici (1,02 miliardi di euro) che potrebbero rappresentare una grande occasione per i nostri piccoli comuni lucani per la loro rivitalizzazione sociale ed economica e il rilancio occupazionale. Anche in questo caso per intercettare le risorse occorrono idee e progettualità, personale e competenze di cui i comuni sappiamo, a oggi, non dispongono.
Quanto alle imminenti scadenze per welfare e scuole – sottolinea il segretario della Cgil lucana -purtroppo il tempo sta scadendo e senza una programmazione integrata, una ricognizione delle strutture già esistenti e riqualificate, anche progettate per altri servizi, non sarà certo facile, in poche settimane, definire un piano di investimenti tale da determinare accessibilità, prossimità e qualità, che ricomprenda interventi e progetti con un forte carattere di innovazione sociale”.
Come emerge dallo studio Cerved 2022 sul bilancio di welfare delle famiglie italiane, la crisi Covid ha messo sotto pressione il sistema italiano, evidenziandone le criticità. Oltre alle strutture del welfare pubblico, i due anni di pandemia hanno messo sotto pressione le famiglie e ne hanno accentuato le difficoltà nel provvedere alle esigenze di tutela del benessere, di cura e di educazione. Lo studio ha inoltre evidenziato che gli investimenti non bastano, che la spesa per il welfare delle famiglie varia in funzione del reddito e che diminuisce notevolmente man mano che diminuiscono i redditi.
“Pertanto, le risorse dei bandi Miur che scadono a fine febbraio – afferma Summa – rappresentano per questo settore un’occasione di rinnovamento che dovrebbe dare risposta ai nuovi bisogni. Occorre che le dotazioni finanziarie messe a disposizione dal Pnrr per il sociale possano essere utilizzate anche a copertura delle spese di gestione delle strutture che si andranno a realizzare o riqualificare affinché i servizi resi siano accessibili a tutti e non ci siamo discriminazioni di accesso.
L’efficacia delle progettualità che si dovranno candidare, tuttavia, potrà essere garantita, solo attraverso un’analisi preventiva degli impatti, la misurazione dei fabbisogni delle famiglie e delle comunità, la pianificazione degli obiettivi di impatto sociale. A distanza di meno un mese dalla scadenza, a che punto siamo? Saremo in grado di presentare progettualità?
Per analizzare i contesti, i fabbisogni, le esigenze e le opportunità propedeutiche alle varie progettualità sul Pnrr, a prescindere dai settori – conclude Summa – occorre assolutamente un luogo dove far sintesi, nel quale poter indirizzare le scelte e le progettualità in funzione delle analisi delle necessità. È stato più volte richiesto dai sindacati alla Regione Basilicata di istituire una cabina di regia per gli interventi del Pnrr. Attendiamo ancora una risposta mentre il tempo passa e le occasioni per la nostra regione si perdono”.