I ponti di primavera, oltre alla Festa di Liberazione, sono l’occasione del ritorno alla “casa di campagna”. Turismo Verde, Agenzia agrituristica della Cia-Agricoltori Basilicata, registra già prime significative prenotazioni con una crescita di pernottamenti e quindi non solo di posti a tavola. Le previsioni per i 157 agriturismi lucani sono di un incremento di ospiti tra il 5-7% superando, almeno per il prossimo fine settimana sino al lungo ponte del Primo Maggio, la permanenza media stagionale che è di 3,1 giorni. I numeri di posti letto complessivi nelle 137 strutture che offrono ricettività sono circa 2.600 per un ammontare di giornate letto disponibili di poco meno di 800 mila con una buona performance di quantità rispetto ad un movimento tra arrivi e presenze che è ancora al di sotto delle 100 mila unità l’anno e che – evidenzia Turismo Verde – offre ampi margini di miglioramento. Il boom di ospiti è comunque atteso a tavola (il potenziale è di 9mila coperti) per i tradizionali pasti della cucina contadina garantiti dagli Agrichef, secondo il progetto degli “Agrichef” lanciato in occasione di Expo 2015 che parte da un’ idea di cooperazione tra aziende agricole a tutto vantaggio del consumatore. Produrre un’alleanza tra chi consuma e chi produce fondata su comuni valori sta alla base anche del progetto sula tutela della biodiversità e la diffusone dei prodotti tipici locali. Ad avvantaggiarsi del richiamo della giornata in campagna gli agriturismi più vicini alle città. È solo merito dei nostri operatori agrituristici l’aver recuperato e riqualificato le vecchie cascine, le masserie – sottolinea Paolo Carbone della Cia- cioè molto del patrimonio edilizio rurale tutelando le peculiarità paesaggistiche. L’aver sostenuto le produzioni tipiche, di qualità, la biodiversità con il recupero di varietà antiche e le connesse tradizioni enogastronomiche, riscoprendo le vecchie ricette che in campagna si sono tramandate di generazione in generazione. Il bravo imprenditore, e la sua famiglia, i collaboratori, hanno la capacità e la professionalità per rendere più piacevole il soggiorno in agriturismo, nella sua accezione più classica, mettono subito a proprio agio gli ospiti: li aiutano nella scelta del piatto, descrivendo ogni singolo particolare degli ingredienti fin dalla loro produzione in azienda e nel territorio locale. L’operatore agrituristico – aggiunge Nicola Figliuolo della Cia – è felice di raccontare, nella sua semplicità e alcune volte anche nel suo dialetto, la storia della sua azienda, della sua famiglia, delle camere che accoglieranno l’ospite; il tutto in una atmosfera familiare, calda e accogliente, ma allo stesso tempo discreta, che invoglia alla conversazione anche tra commensali e ospiti in generale. E la primavera inoltrata è la stagione più bella per una breve vacanza in campagna. Da aprile a giugno l’agriturismo è immerso in un verde quasi abbagliante, l’orto è il giardino sono pieni di colori e le nuove piantine si preparano alla produzione di fiori e ortaggi estivi, i bambini possono correre e giocare liberamente nel grande giardino e dar da mangiare agli animali , la cucina è in fermento con tutti i piatti della nuova stagione, siano essi nuove proposte o confortanti tradizioni.
Apr 24