In questi giorni nel mentre si parla delle verifiche sulla contaminazione del pozzo costa molina Eni, nel comune di Montemurro, l’azienda Ecologica che lavora proprio sulle bonifiche ambientali sui pozzi con un presidio h 24, ha annunciato esubero di personale e riduzione del presidio/attività solo nelle ore diurne, per volontà di Enirewind.
Rimuovere i servizi H 24 e riprogrammare e riorganizzare il lavoro solo nei turni diurni (primo e secondo turno) significa lasciare completamente sguarnite le aree di bonifica per l’intero turno di notte. Questo mette a serio rischio la sicurezza ambientale. In risposta a questa situazione, è stato chiesto da Enirewind un “semplice” presidio di reperibilità, il quale richiederebbe circa un’ora o un’ora e mezza per raggiungere il sito in questione.
Questa misura, ovviamente, comporta un rischio per l’incolumità delle persone e per l’ambiente, con tutte le conseguenze che ne derivano, inclusi i rischi per la salute pubblica. Tutto questo viene fatto con l’unico scopo di ottimizzare i propri processi, ridurre l’occupazione e risparmiare qualche centinaio di euro rispetto agli introiti milionari e miliardari che Eni ha guadagnato sul sito di Viggiano.
A nostro avviso la volontà di Eni di tagliare , dunque, le attività della commessa della ditta Ecologica va proprio nella direzione opposta del rafforzamento della salvaguardia ambientale e di bonifica delle contaminazioni del pozzo Costa molina, oltre che del mantenimento occupazionale annunciato nei giorni scorsi dalla stessa Eni al tavolo di Confindustria. Come OO.SS chiediamo alla Regione basilicata e alle istituzioni preposte un intervento immediato volto a garantire la continuità occupazionale, ma soprattutto la salvaguardia ambientale attraverso il presidio h 24 del pozzo Costa molina.
In assenza di risposte nei prossimi giorni si metteranno in campo tutte le iniziative sindacali a sostegno dell’occupazione e della sicurezza ambientale