La Federazione Italiana Cuochi e l’Unione Regionale Cuochi Lucani rispettivamente nelle persone dei loro Presidenti, Rocco Pozzulo e Rocco Giubileo, hanno incontrato l’assessore Francesco Fanelli, per rinnovare la loro disponibilità nel supportare il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali con attività volte alla valorizzazione della filiera dell’agroalimentare, rafforzando lo spirito di collaborazione con l’Ente Regionale, collaborazione già peraltro sancita da un protocollo di intesa tra l’URCL/FIC e la Regione Basilicata, in corso dal 2014.
Tra l’altro, come sottolineato dal Presidente della FIC Rocco Pozzulo “la Regione Basilicata è stata la prima regione d’Italia ad avviare una collaborazione strutturata con la Federazione Italiana Cuochi, rappresentando un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale con un’associazione presente in maniera capillare sul territorio nazionale e che conta 20.000 associati fra Cuochi Professionisti, Chef Patron, Ristoratori, Docenti e Allievi degli Istituti Alberghieri ”.
Nel corso dell’incontro, da cui sono emerse peraltro nuove proposte di eventi promozionali, finalizzati ad un rafforzamento del legame gastronomia e produzioni agricole di eccellenza e che vedrebbero il coinvolgimento delle diverse parti, l’Assessore Fanelli ha sottolineato l’importanza della gastronomia locale come strumento di diffusione e valorizzazione delle produzioni di eccellenza lucana, da quelle certificate a quelle tipiche, se ovviamente affidata a esperti del settore che sappiano tradurre la semplicità e la qualità della tradizione che i prodotti lucani ancora veicolano, in “narrazioni culinarie” capaci di catturare il piacere del palato.
“Un elemento decisivo per lo sviluppo della Basilicata rurale– conclude l’assessore Fanelli – è rappresentato oggi molto dalla capacità degli operatori coinvolti nel comunicare e valorizzare le proprie produzioni, generando nuove ricadute sul piano economico ma anche turistico del territorio e riportando l’attenzione sui valori della qualità, dell’innovazione, della tutela dell’ambiente ma anche della conservazione dell’identità culturale e di quelle tradizioni che oggi, proprio nella gastronomia, fanno la differenza”.
Lug 12