Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha partecipato oggi alla conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2020 della Fiera del Levante di Bari, insieme al sindaco Decaro e al presidente della Fiera Ambrosi. La campionaria si terrà dal 3 al 10 ottobre.
“Oggi – ha detto Emiliano – ricomincia il cammino della Fiera del Levante: ricomincia soprattutto con l’applicazione di regole e attenzioni legate alle prescrizioni che abbiamo dato. La Fiera del Levante non si ferma, va avanti, riprende il suo ruolo di promozione dell’economia e dell’immagine della Puglia.
C’è un sistema che abbiamo predisposto per la sorveglianza epidemiologica di tutta la regione, che verrà completato a giorni con l’arrivo dei macchinari per realizzare i tamponi, con il protocollo di intesa tra i dipartimenti di prevenzione e le forze dell’ordine per le indagini epidemiologiche, con l’autosegnalazione di tutte le persone che vanno e vengono dalla Puglia che ci sta consentendo di trovare tutti i positivi che vengono da altri Paesi. Non escludiamo di rafforzare in modo particolare la collaborazione con la Repubblica di Albania perché è la regione con la quale abbiamo maggiori scambi.
L’attenzione generale a tutto il sistema sanitario pugliese potrà consentire alla nostra economia di contrastare in maniera adeguata la probabile ondata di ritorno del Covid prevista in autunno che potrebbe tornare a minacciare tutta l’Italia.
Perché il mondo in questo momento è in fiamme per l’epidemia del Covid e quindi dobbiamo fare molta attenzione, ma è evidente che non è con le chiusure che potremo fronteggiare l’epidemia.
Dobbiamo avere un sistema ci consenta di limitare al massimo i danni e proseguire tutte le attività. La Fiera è il simbolo dell’economia pugliese che riparte a tutto regime.
Voglio cogliere l’occasione per lanciare un appello a tutti i sindaci della Puglia che sono molto cauti sulla ripresa di alcune attività che però sono fondamentali per l’economia e per il turismo: mi riferisco alle sagre, alle fiere, a tutte quelle manifestazioni che consentono a tante persone di lavorare e non essere rovinate da quello che sta accadendo.
E’ chiaro che chi ha uno stipendio ogni mese vorrebbe tutto il resto del mondo chiuso, ma si deve sapere che se finiranno le entrate fiscali non sarà neanche più possibile pagare loro gli stipendi.
Quindi noi l’economia la dobbiamo tenere aperta. I sindaci ci devono dare una mano anche con riferimento a sagre, giostre, piccole bancarelle, venditori di dolci, attività che vanno riprese con criterio, compresa l’attività sportiva: a settembre ricominceremo anche la scuola.
Ecco, la giornata odierna noi la dobbiamo dedicare, all’economia aperta che non si difende più con il lockdown ma con la quarantena mirata, con le indagini epidemiologiche, che consentono alla Puglia di non rovinarsi.
Abbiamo già perso 10 punti di Pil e il presidente del Consiglio sta girando in Europa per avere quegli aiuti senza dei quali il Paese rischia di crollare.
Tutti coloro che hanno timori dal punto di vista epidemiologico, si devono ricordare che cosa può succedere se ci fosse un crollo economico. Le guerre mondiali, le crisi sociali più gravi, il terrorismo, i conflitti più violenti di razza, di religione, di natura politica, si svolgono durante le crisi economiche.
Quindi dovete tutti considerare che l’Italia, sotto la guida del presidente del Consiglio Conte – che davvero sto ammirando in questo frangente – sta combattendo per tenere coeso il Paese e quindi tutti quelli che in questo momento badano solo a fare le campagne elettorali o ai singoli interessi, rischiano di far saltare l’Italia intera. Questo è lo schema di battaglia, questo faremo in Italia e questo faremo in Puglia”.