Piattaforme web per servizi personalizzati, scarti di poliuretano da riutilizzare per l’asfalto, borghi dedicati al benessere e allo sport e un’app per leggere l’origine artistica dei tessuti. Questi i progetti vincitori degli Innovation BootCamp. Il Comitato Scientifico, costituito da T3 Innovation, ha inoltre delineato nuovi spunti per mettere a sistema le competenze della ricerca scientifica lucana e trasferirle sul territorio.
Oltre 50 i partecipanti agli Innovation BootCamp, in gran parte studenti e dottorandi, che hanno lavorato in team, supportati dai consulenti di T3 Innovation e dagli esperti del Comitato scientifico, formato da professori universitari provenienti da Università degli studi di Firenze, Università di Napoli Federico II, Università di Torino, Università della Calabria e Luiss Guido Carli. Hanno sviluppato, in circa 7 ore e utilizzando la metodologia innovativa del “design thinking” – una sorta di “pensare creativo” ispirato ai principi umano-centrici del design -, soluzioni progettuali per rispondere alle sfide lanciate da alcune aziende lucane, entrate in contatto con T3 Innovation: Terralab, Evra, Polform e Le4uadre.
Per Terralab, interessata alla valorizzazione dei servizi offerti tramite riprese fatte con un drone, è stata proposta “Terraweb”, una piattaforma interattiva bilaterale che elabora progetti customizzati sul cliente, integrandosi con i social media e che, tramite app, fornisce aggiornamenti continui sulle attività; Evra, che chiedeva di riqualificare in chiave salutistica i piccoli borghi, ha scelto “Paradise”, un piccolo paradiso in cui si affiancano percorsi di benessere ad attività ludico-sportive a corsi di artigianato e cucina. Polform, che cercava proposte per riutilizzare gli scarti di produzione del mobile imbottito, ha premiato il progetto “Poliuretano on the road” che impiega gli sfridi per l’asfalto, migliorandone l’aderenza. Le4uadre, alla ricerca di soluzioni per rendere il made in Italy elemento in grado di portare valore aggiunto nel settore design, è stata colpita da “I fiori del deserto”, un’app che può leggere la trama degli ecotessuti tecnici e associarla alla fonte artistica di ispirazione, offrendo una ricostruzione animata.
Significativi i risultati emersi dalle sessioni di dibattito tra il mondo della ricerca lucana e il Comitato scientifico, costituito da T3 Innovation per facilitare la condivisione e contaminazione di conoscenze, utili a integrare o ampliare le traiettorie della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3) della Regione Basilicata. Partendo da un’analisi di contesto sulle cinque aree di specializzazione della S3 (aerospazio, automotive, bioeconomia, energia e industria culturale e creativa), sono stati esaminati i dati legati ai fabbisogni di innovazione, rilevati sul territorio da T3 Innovation, e condivisi i trend tecnologici di maggiore impatto sul sistema economico e produttivo lucano. Tra i punti chiave individuati, la diffusione di combustibili alternativi e delle auto elettriche a maggiore autonomia per una mobilità smart; dell’edilizia sostenibile e di reti elettriche intelligenti che aggregano più fonti presenti sul territorio; la miniaturizzazione di dispositivi satellitari e l’integrazione di intelligenza artificiale e realtà virtuale per la valorizzazione del patrimonio culturale e artistico ma anche di prodotti di design. Questi elementi saranno sviluppati, nei prossimi mesi, in dei Quaderni, aggiornati costantemente e dopo nuovi momenti di interazione tra Comitato scientifico, T3 Innovation e sistema della ricerca lucano.