Se parliamo di nocciolo, parliamo di cibo. E il miglior modo per capire un cibo è sicuramente gustarlo!
Da questo assunto è nata l’idea di presentare parte dei risultati finali del progetto Corilus proprio attraverso una cena nella quale la protagonista è stata la nocciola lucana e le uova prodotte in sistema di agroforestry.
Presso l’Art restaurant di Potenza si sono incontrati i partner di progetto insieme agli operatori della filiera, gli stakeholder e i produttori agricoli che hanno assistito al report dei risultati del progetto Corilus. Gli interventi del Dr Dario Gioia e Dr. Antonio Minervino del CNR-ISPC (capofila del progetto) “Mitigazione dei processi erosivi nelle aree di impianto dei corileti”, del prof. Carlo Cosentino “Agroforestry nei noccioleti: la gallina ovaiola” dell’Unibas-SAFE partner del progetto, del prof. Giuseppe Celano “Tecnologie per la sostenibilità della filiera corilicola lucana” dell’UnisaDifarma altro partner scientifico del progetto e infine del mondo delle imprese dr. Giuseppe
Coletta “L’impresa corilicola lucana” della Rete d’Impresa Basilicata in Guscio sono stati intervallati
da alcune pietanze dove protagonista è stata la nocciola.
Anche le uova sono state al centro dell’incontro per incentivare e valorizzare i sistemi di agroforesty come quello proposto e applicato di allevamenti mobili nei corileti; realizzato dal partner Safe che ha consentito di sperimentare una possibile produzione integrativa alla coltura principale ma anche finalizzata al contenimento delle infestanti ed al miglioramento della sostenibilità produttiva.
I risultati fin qui ottenuti sono lusinghieri. Il progetto, nonostante le difficoltà dovute alle diverse interruzioni provocate dalle limitazioni di mobilità imposte a seguito della pandemia, ha comunque raggiunto i suoi obiettivi. In maniera completa ed approfondita tutti i risultati saranno presentati nel convegno finale previsto per il giorno 17 maggio 2022.
Apr 26