Mercoledì 26 settembre si è svolta presso la Sala B del Consiglio della Regione Basilicata a Potenza, la conferenza stampa di presentazione del Gruppo Operativo Innoprolatte, e del progetto da esso presentato per la Mis. 16.1, “Applicazione di innovazioni di processo e prodotto per lo sviluppo della filiera Latte in Basilicata”.
Ha aperto la conferenza stampa l’Assessore all’agricoltura Luca Braia, che ha sottolineato l’importanza di eventi come questo, per comunicare al pubblico ciò che viene realizzato passo dopo passo nell’ambito dei progetti finanziati, proprio perché oggetto di finanziamento pubblico. Ha espresso il suo compiacimento, in particolare, per il successo ottenuto dal gruppo operativo Innoprolatte nello sforzo di aggregazione e sinergia fra più proposte progettuali nell’ambito del comparto. Questa richiesta, più volte espressa e auspicata, ha portato alla presentazione di solo 28 proposte per la Misura 16.1, di cui 11 finanziate, con un coinvolgimento di oltre 300 aziende.
Sinergia e comunicazione, per l’incremento della redditività e competitività del settore lattiero-caseario, e in generale del comparto agricolo. Questo l’obiettivo di base delle misure approntate dal Dipartimento, ed auspica che alla fine del percorso, i GO abbiano generato mercato, opportunità, e contribuito al miglioramento concreto dello status del comparto. Ha concluso auspicando una profonda connessione fra i GO, sia di comparto che trasversali, giacché in un processo di osmosi, condivisione e scambio di conoscenze per la crescita del mondo agricolo, può concretizzarsi il cammino per il miglioramento delle performance del comparto.
Il dr Salvatore Claps (CREA ZA di Bella Muro), dopo aver sottolineato l’importanza dei GO per l’innovazione in termini di validazione e soluzione di problemi reali proposti dalle imprese del comparto lattiero-caseario, ha presentato gli elementi chiave del Go e del progetto:
16 partner, fra pubblico e privato, che riuniscono tutti gli elementi del Comparto Zootecnia da latte
CAPOFILA: CREA -ZA, Consiglio per l’agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, Centro di ricerca Zootecnia e Acquacoltura, Sede di Bella Muro (PZ)
Responsabile Tecnico-scientifico del GO e del progetto: dr Salvatore Claps (CREA ZA di Bella Muro), Direttore Tecnico: Dott.ssa Lucia Sepe responsabile degli aspetti organizzativi/operativi e del monitoraggio
Segreteria: Dr. Giuseppe Morone
Animatore brokering: Azienda “Fresca Italia” nella persona di Michele Lanza
PARTNER DI PROGETTO COSTITUENTI IL GRUPPO OPERATIVO (Referenti):
Enti di Ricerca
UNIBAS – SAFE – Università degli studi della Basilicata, Scuola di Scienze Agrarie, Forestali, Alimentari ed Ambientali, Potenza – prof Carlo COSENTINO
UNIBAS-DIS Università degli Studi della Basilicata, Dipartimento di Scienze, Potenza (dott.ssa Simona TODISCO)
ENEA Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – Dipartimento Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali, Rotondella – dr Salvatore DI MATTEO)
CNR – IBAM Consiglio Nazionale delle Ricerche ‐ Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali, Tito (Canio Alfieri SABIA)
AZIENDE PRIVATE
OP “Platano Melandro Latte” Società Agricola Cooperativa, Bella (PZ) (Daniele STOLFI)
Azienda Zootecnica Casearia Pietro Viola, Gorgoglione (MT), Allevamento ovini, caprini, caseificio
Az. Agr. Asineria Barone s.s. di Angela Maria GUARINI, Trivigno (PZ)– Allevamento di asini
Az. Agr. Donna Tina di Salvatore Capalbi, Potenza – Allevamento di asini
Az. Agricola Tommaso DI PALMA, Ruoti (PZ) – Allevamento di bovini, equini e asini
Azienda agricola RUSSO Donato, Bernalda (MT) – Carciofeto
Fresca Italia Srl, di Michele Giuseppe LANZA, Frusci – Avigliano (PZ) – Caseificio
Energaia srl Impresa Sociale, di Marco DE BIASI, Potenza – Gastronomia/punti vendita
SERVIZI
ARA – ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA BASILICATA (Domenico PISANI)
ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura, Azienda Agricola Sperimentale Dimostrativa Bosco Galdo di Villa d’Agri (Antonio IMPERATRICE)
EVOLUTION CISF S.r.l.u., Potenza (Ivana FEZZUOGLIO)
CICLO DI VITA PROGETTO: 36 mesi, STATO PROGETTO: Progetto in corso
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA: Basilicata, provincia di Potenza e Matera
Obiettivi del progetto
In Basilicata, il settore agroalimentare presenta una forte frammentazione e limiti aggregativi che non permettono alle aziende di raggiungere medi e grandi obiettivi economici. Le aziende di latte vaccino, comprese quelle nel GO, evidenziano alte produzione di latte di qualità ma con redditività in forte diminuzione, una mancanza di innovazione nel settore e scarsi collegamenti con il settore della ricerca. La richiesta principale delle aziende produttrici di latte vaccino, come pure caprine e asinine, riguardano l’innovazione e la produzione di formaggi alternativi (aumento della redditività). Le principali richieste di innovazione che coinvolgono, in maniera diretta e indiretta, tutta la filiera zootecnica sono: Come faccio a caratterizzare e valorizzare le mie produzioni? Come comunico a trasformatori e consumatori che il mio latte è migliore e/o diverso? Voglio produrre formaggi innovativi, voglio differenziare, cosa e come faccio? Il progetto, tramite attività di validazione a livello di “campo” e di trasferimento tecnologico, intende rispondere alla crescente domanda di innovazione, in termini di processo e di prodotto, proveniente, nel complesso, dall’intera filiera della zootecnia lucana da latte. Le opportunità, offerte dal mondo della ricerca lucana, con innovazioni mature e nel rispetto del binomio innovazione-tradizione potrebbero rappresentare, anche a livello organizzativo della filiera, un’occasione da utilizzare come volano per lo sviluppo.
Principali risultati attesi
I risultati possono essere cosi sintetizzati:
Diretti: aggregare le aziende di produzione primaria, di trasformazione e dei settori collegati; standardizzare il processo produttivo lungo tutta la filiera; introdurre sul mercato un nuovo e innovativo prodotto caseario; migliorare i margini economici del prodotto tal quale (latte) e trasformato (formaggi); promuovere l’innovazione nel settore lattiero caseario lucano; intercettare nuovi sbocchi di mercato (target allergici). Indiretti: salvaguardare e valorizzare la biodiversità zootecnica asinina a rischio di erosione genetica; contrastare lo spopolamento delle aree interne; contrastare i fenomeni di abbandono dei sistemi zootecnici estensivi presenti nelle aree marginali contribuendo alla tenuta dell’agro-ecosistema ambientale lucano in quanto, utilizzando le risorse pabulari spontanee del territorio si tengono equilibrati i rapporti dinamici tra prati, pascoli e bosco e più in generale inalterate le biocenosi dell’ecosistema mediterraneo favorendo direttamente e indirettamente la salvaguardia anche della biodiversità vegetale.
PRODOTTI INNOVATIVI DEL PROGETTO, secondo le seguenti linee:
1. Formaggi con coagulanti vegetali: nell’ottica dell’economia circolare, utilizzo dello scarto della produzione cinaricola per la produzione di caglio per formaggi Veg sempre più richiesti dal mercato
2. formaggi misti a latte d’asina, dove quest’ultimo, in piccole dosi, funge da modulatore dei processi fermentativi grazie al suo apporto naturale di lisozima
3. Formaggi funzionali, ipocalorici grazie all’impiego di fibre aggreganti, in grado di contribuire anche al contenimento del colesterolo
4. formaggi caprini innovativi per il mercato, in grado di competere con la produzione industriale nazionale ed estera, grazie anche all’adozione di un nuovo ed efficiente modello organizzativo
Principali benefici/opportunità apportate dal progetto all’utilizzatore finale
Miglioramento della produttività. Incremento dei margini di redditività aziendale. Diversificazione dei prodotti. Ampliamento del mercato. Tutela della biodiversità. Salute dei consumatori. Inclusione sociale.
Fra gli interventi dei partner del GO, si riportano i seguenti:
Salvatore Claps ha, fra l’altro, evidenziato come l’indotto nuovo, generato dalle imprese per la produzione di caglio vegetale contribuirà alla riduzione della disoccupazione, assorbendo soprattutto mano d’opera femminile, la più vocata a tale tipo di lavoro.
Carlo Cosentino ha ricordato che il GO mette insieme Ricerca e Imprese non per fare sperimentazione, ma per giungere a immettere sul mercato prodotti nuovi e competitivi.
Salvatore Di Matteo hanno sottolineato la valenza del partenariato, e credono che il GO rappresenti una eccellente occasione per creare quel network regionale che metta a disposizione strutture e know-how per un cammino di sinergia e comunicazione fra ricerca e Impresa.
Faustino Bisaccia (UNIBAS DIS) ha dichiarato che il loro contributo al progetto vuole rispondere al fabbisogno crescente di quei consumatori, come gli sportivi o gli anziani, in termini di formaggi in grado di favorire la salute e il benessere, e introdurre innovazioni pronte pensando non solo alla qualità organolettica, ma alla salute del consumatore, con maggiori proprietà funzionali.
Giovanni Samela, in rappresentanza di Fresca Italia, e Daniele Stolfi hanno sottolineato l’importanza della sinergia fra Ricerca e Impresa nella Regione, per l’ottimizzazione di tecnologie casearie che hanno messo a punto, ma che necessitano dell’apporto in termini di problem solving. Il cammino iniziato con questo progetto darà una marcia in più al comparto regionale, oltre che alle imprese che vi aderiscono.
Salvatore Capalbi e Pietro Viola hanno espresso il loro entusiasmo nell’aderire al GO, in quanto credono che questo sia una preziosa opportunità di valorizzazione del latte d’asina, affascinante per le sue proprietà, sicuri che il paniere dei formaggi sarà arricchito dalle innovazioni introdotte dal progetto.
Appuntamento ai prossimi incontri, che avverranno nell’ambito delle prove sperimentali nelle aziende del GO.
Psr, Assessore Braia: zootecnia da latte avviata la prima filiera Innoprolatte
“Competitività, diversificazione, innovazioni di processo e di prodotto, immediatamente applicabili, al settore lattiero-caseario della Basilicata, trasferendo nuovi prodotti caseari, da affiancare a quelli della tradizione lucana. Innoprolatte è un progetto di ricerca innovativo che coinvolge 17 partner (tra pubblico e privato, enti di ricerca e aziende) del comparto zootecnia da latte lucano ed è uno degli 11 Gruppi Operativi costituiti con il sostegno della Misura 16.1 del Psr Basilicata 2014-2020. Ad oggi avviati 4 gruppi operativi del PEI.”
Lo rende noto l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali, Luca Braia intervenendo alla presentazione alla stampa del progetto.
“Continuano i Kick off dei progetti di trasferimento della ricerca dei Gruppi operativi. Innoprolatte, la filiera di zootecnia da latte che prende avvio oggi – prosegue l’assessore Braia – interessa diverse specie lattifere (bovina, asinina, caprina), puntando alla diversificazione della produzione e dell’offerta di prodotti caseari lucani a prosieguo di innovazioni già disponibili e collaudate con la precedente programmazione FEASR, e oggi trasferibili agli operatori del settore. Nello specifico, l’oggetto dell’applicazione della ricerca e successivo trasferimento di conoscenze riguarda formaggi innovativi con caglio vegetale, formaggi innovativi con latte d’asina, utilizzo di fibre vegetali per la produzione di formaggi funzionali, prodotti caseari innovativi a base di latte caprino. Prodotti che potrebbero diventare la scelta del futuro, andando incontro alle richieste di nuove fasce di consumatori, che oggi cercano formaggi a ridotto contenuto calorico, benefici per la salute e con una buona palatabilità.
Con il Psr Basilicata sosteniamo un totale di undici Gruppi Operativi del PEI, con un coinvolgimento complessivo di circa 300 aziende che utilizzeranno le risorse europee per allineare le competenze della ricerca applicandole alle esigenze imprenditoriali, in ognuno dei settori cerealicoltura, ortofrutta, zootecnia da latte e da carne, vitivinicoltura, olivicoltura, foreste, filiere minori e progetti trasversali a più filiere, in ottica di favorire lo sviluppo futuro dell’intero comparto agricolo e zootecnico lucano.”