Presentato Progetto ReStart per la formazione di 200 disoccupati di Basilicata, Campania, Molise, Puglia e Sicilia
Per supportare la formazione e l’aggiornamento professionale di disoccupati o inoccupati tra i 34 e i 50 anni nelle regioni Basilicata, Campania, Molise, Puglia e Sicilia parte il Progetto “Re.Start: Riqualificazione Digitale per il Futuro del Lavoro”. Il progetto interregionale è stato presentato a Roma da Uil, Sicurform Italia Group e l’Università di Foggia, con l’intero partenariato sostenitore e selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale. Per raccontare e commentare gli aspetti di ReStart sono intervenuti Benedetto Attili, Tesoriere Uil nazionale, Giorgio Righetti, Direttore generale del Fondo Repubblica Digitale, Michele De Santis, di Sicurform Italia Group, Stefano Iorio, dell’Università di Foggia.
ReStart – è stato spiegato – offrirà ai 200 partecipanti una formazione completa e personalizzata che si adatta alle esigenze individuali e al livello di preparazione iniziale. I partecipanti saranno messi in condizione, tramite la realizzazione di un Piano Formativo Individuale con un catalogo formativo di oltre 40 corsi, di acquisire e sviluppare competenze, conoscenze e abilità digitali specifiche in modo semplice e intuitivo.
“Questo progetto – ha sottolineato Attili (Uil)– ha un valore simbolico, che va in una doppia direzione di sostegno in situazioni di difficoltà che riguardano, da un lato, le regioni del sud, che hanno un prodotto interno lordo pro capite più basso rispetto al resto del territorio nazionale e, quindi, hanno bisogno di una promozione; e, dall’altro, le persone che noi a volte chiamiamo i dimenticati, i più deboli, quelli che escono dal mercato del lavoro e hanno pochissime speranze di essere reintrodotti in esso. Il progetto punta a una riqualificazione digitale di queste persone e ci auguriamo che venga preso come modello dal sistema pubblico per continuare a finanziare progetti di questo tipo”.
Gli obiettivi per Attili sono chiari: “Risollevare il tessuto economico del nostro sud, che altrimenti è destinato ad andare sempre più giù e a vedere ampliato il divario economico rispetto al resto del Paese, e dare un sostegno concreto a persone che a volte si pensano dimenticate. Sono contentissimo che la Uil faccia parte di questo progetto, perché si innesta nell’idea della Uil come sindacato delle persone”.
“E’ un progetto che siamo orgogliosi di sostenere. Un’iniziativa ambiziosa – afferma il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli – contraddistinta da un metodo innovativo, cucito su misura del fabbisogno reale dei partecipanti di una fascia d’età che è particolarmente debole grazie a un solido network di enti e organizzazioni. L’obiettivo è creare un modello di successo nella formazione digitale per innescare una reazione a catena che incrementi fondi e fiducia in progetti così importanti per sostenere il Paese e vincere insieme la sfida della Rivoluzione Digitale. Inoltre – aggiunge Tortorelli – è un intervento concreto finalizzato a dare una prima testimonianza che riequilibrare il divario tra Nord e Sud in termini di economia che di conoscenza digitale non è un’impresa impossibile”.
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