Giovedì 20 marzo 2014 presso l’azienda agricola occupata di Leonardo Conte e Angela Ergastolo è in programma un presidio contro lo sciacallaggio aziende agricole e per impedire che la famiglia Conte sia cacciata dalla terra.
Programma. Ore 10 incontro con la stampa per presentare le iniziative in corso per il rilancio dell’azienda, lanciare la campagna nazionale di denuncia e di pressione civile
e scongiurare la cacciata dalla terra della famiglia di allevatori e agricoltori.
L’azienda agricola di Leonardo Conte e Angela Ergastolo è stata occupata nel febbraio dell’anno scorso, allorquando avevamo preso atto che nel chiuso di uno studio privato di Matera, qualcuno aveva comprato all’asta per poche decine di migliaia di Euro un valore di oltre mezzo milione di Euro, frutto del lavoro della famiglia Conte. E’ da oltre un anno che difendiamo l’azienda ed il lavoro della famiglia Conte e che continuiamo a proporre a chi ha comprato un gesto di valore morale: quello di fare un passo indietro e di rimettere l’azienda nella disponibilità di chi la ha fin qui lavorata. Abbiamo pubblicamente avanzato più proposte, tutte centrate sull’idea che nelle nostre comunità non ci sia posto per quanti approfittino del lavoro degli altri e, sfruttando la fase di crisi drammatica che stiamo attraversando, cerchino di fare affari sulle difficoltà degli agricoltori. Mentre abbiamo chiesto ai Sindaci di Tursi e Policoro di esercitare una mediazione ed una sollecitazione ad aprire il confronto, abbiamo più volte denunciato come questa crisi che sta colpendo le aree rurali assomiglia sempre di più ad un’economia di guerra e che la solidarietà e il rispetto fra le persone è la prima condizione per evitare la barbarie; per noi il comprare a quattro soldi il frutto dei sacrifici di una vita è un comportamento immorale anche quando è permesso legalmente. Secondo il Sabatini Coletti (vocabolario della lingua italiana), l’azione “…di furto o saccheggio di luoghi e persone colpiti da calamità naturali, disgrazie ecc. o (per estensione) l’azione cinica compiuta a danno di chi è già in difficoltà…” è definita “sciacallaggio”.
Spiegazione che rende bene l’idea di quello che accade nelle economie di guerra, durante i disastri naturali o nelle fasi di crisi economica quando vengono meno le regole etiche della convivenza e della solidarietà nelle comunità e prevale, al contrario, la logica della speculazione e del profitto personale.
Continuiamo a chiedere a chi ha comprato l’azienda all’asta di fare un passo indietro, di aprire un percorso di confronto e di rendersi disponibile ad una soluzione per dare il segno, al contrario, che i principi della solidarietà e della convivenza civile nella comunità prevalgano.
Mentre ad oggi non abbiamo avuto risposte, giovedi 20 marzo, al contrario, con un atto legale, chi ha comprato chiede di poter entrare in possesso dei beni.
Ma oggi, l’azienda di Leonardo Conte non è più l’affaruccio su cui fare la speculazione , è un’azienda in pieno rilancio in cui sono coinvolte centinaia di persone con un progetto di uso sociale e, soprattutto, con la determinazione di difendere un principio morale semplice: la terra è il prodotto del lavoro e dei sacrifici di quanti la lavorano.
Un anno fa è nata l’Associazione Rinascita Lucana, che ha lavorato quelle terre e che domani, giovedi 20 marzo (dalle ore 9,30), terrà la sua assemblea nell’azienda per approvare il piano di investimenti e di rilancio aziendale e per presentarlo alla stampa lucana. In quella occasione la famiglia Conte, renderà noto un appello rivolto a chi ha comprato e che, consegnato nelle mani dei Sindaci di Policoro e Tursi, diventerà il centro di una campagna nazionale di raccolta firme e di pressione civile.
Alle ore 10 è convocata la Conferenza stampa presso l’azienda di Leonardo Conte e Angela Ergastolo in agro di Madonnelle (in agro di Tursi al confine con Policoro).
Se dovesse venire l’Ufficiale Gudiziario ci troverà in assemblea e ci troverà ad un incontro con la stampa per rendere nota la proposta rivolta a chi ha acquistato all’asta. In ogni caso ci troverà, domani e in futuro, fortemente determinati ad impedire che la famiglia Conte venga cacciata dalle terre che lavorano.
La stampa è invitata alle ore 10 del 20 Marzo 2013 presso l’Azienda di Leonardo Conte – Griglieria Leonardo Fior di Salumi.