Rosalba Guglielmi, rappresentante del coordinamento regionale USB Basilicata, ha inviato una lettera al governatore lucano Vito Bardi, al direttore generale Marsico, al Dipartimento Agricoltura, Eligiato e all’Amministratore Unico Consorzio di Bonifica per sollecitare la risoluzione di problematiche che riguardano i cantieri forestali. Di seguito la nota integrale.
Come enunciato in vari comunicati lo scopo dell’intervento della nostra organizzazione sindacale nel settore è anche quello di garantire rispetto della sicurezza, trasparenza, criteri oggettivi e un cambio di passo rispetto al passato, caratterizzato da una cogestione che è servita a tollerare clientele, ad un uso privatistico delle informazioni e alla mancanza di rispetto delle persone e del lavoro reso.
Cambio di passo che abbiamo chiesto a questa nuova amministrazione regionale e che il consorzio, ad oggi, non sembra aver inquadrato nella dovuta direzione.
Con la decisione di eliminare dalle squadre antincendio il personale con più di 55 anni è stato creato grande disappunto tra i lavoratori interessati, che per il momento non sono stati inseriti negli elenchi dei lavoratori che devono recarsi a visita per la constatazione del possesso dell’idoneità fisica richiesta.
Tra l’altro tra gli ammessi risultano anche lavoratori con un’età maggiore, la cui presenza è stata giustificata perché dovrebbero svolgere mansioni di autista nelle squadre. Ruolo per cui è chiesta la patente C di cui non tutti sarebbero forniti e comunque obbligati ad intervenire nella zona del fuoco con gli automezzi, condividendo il rischio con gli altri addetti. Le solite scuse e la solita mancanza di regole certe.
Chiediamo che tutti i lavoratori già addetti alle squadre antincendio vengano sottoposti a visita medica e che sia il medico a stabilire per ognuno di loro l’idoneità alla mansione.
Questo nell’attesa che si lavori urgentemente ad un regolamento degli accessi, in cui vengano stabiliti criteri certi in ordine all’inquadramento iniziale e alle prove da sostenere e i requisiti da far valere per le progressioni nei livelli e per il riconoscimento e il conseguimento di patentini professionali utili per le mansioni necessarie all’interno dei progetti di forestazione. Sia per un giusto riconoscimento professionale sia anche come impulso ad una formazione regionale mirata.
Oggi al di là delle rassicurazioni formali si assiste ad un fiorire di attribuzioni inspiegabili e discriminanti che innescano rabbia e frustrazione tra le persone ingiustamente escluse.
Altre sollecitazioni ci vengono da alcuni addetti dell’area della Val D’Agri le cui giornate non sono state integrate nel numero come per i colleghi già appartenenti all’area programma interessata.
Sul problema sicurezza, valutazione del rischio per gli interventi, appropriata verifica dei dispositivi previsti richiamiamo l’attenzione dei responsabili.
L’intervento in dirupi, fossa, acquitrini senza le necessarie valutazioni e disposizioni impartite da personale competente e con i mezzi adeguati può mettere a serio rischio la sicurezza dei lavoratori.
Restiamo in attesa di un incontro sui vari problemi chiedendovi intanto immediatamente il coinvolgimento di tutti gli addetti alle squadre antincendio alle visite medica di verifica.
Distinti saluti.