“Va incoraggiato il progetto per trasferire competenze, risorse e personale dal Mise (Ministero Sviluppo Economico) agli Esteri su internazionalizzazione, promozione con l’Ice, accordi di libero scambio e difesa commerciale”. E’ il commento di Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest e Associazione Lucani nei Balcani. “Per chi come noi lavora nei mercati esteri – aggiunge – i limiti dell’attività di strutture statali e di governo, degli uffici diplomatici e del sistema delle Camere di Commercio sono sin troppo evidenti e hanno una funzione di frenare l’export. Per questo i riferimenti del neo ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio all’importanza della «promozione del Made in Italy nel mondo e dell’internazionalizzazione del sistema economico italiano» con la volontà di trasferire dal ministero dello Sviluppo economico agli Esteri tutte le competenze in materia di politica commerciale e promozionale e di sviluppo dell’internazionalizzazione del sistema Paese sono elementi positivi e meritano un sostegno condizionato. A questo progetto infatti – continua Baldantoni -vanno aggiunti due “tasselli” importanti: la piena valorizzazione delle strutture organizzate esistenti all’estero per finalità di promozione del made in Italy, come da decenni fa Palazzo Italia Bucarest; è necessario realizzare intese di cooperazione tra Camere di Commercio estere e regionali come chiediamo da tempo alla Camera di Commercio Basilicata. ll compito che svolgiamo nei Balcani (oltre che in Romania, in Serbia, Ungheria, Repubblica Ceca) e in Germania – precisa – è quello di incubatore di impresa, vetrina permanente delle nostre produzioni, servizi e consulenza alle imprese. Intercettiamo i nuovi emigrati: sono almeno 55mila gli under 40 che ogni anno hanno lasciato l’Italia e trasferito la propria residenza all’estero, chi per cercare fortuna, chi per inseguire un lavoro, una passione o una nuova carriera, con un’età media di meno di 40 anni. Rispetto al passato, si tratta di una emigrazione più limitata nel tempo e di qualità. È un fenomeno, a cui stiamo assistendo ormai da qualche anno. L’apertura a Palazzo Italia dei primi desk (Acerenza, Sant’Angelo Le Fratte, Picerno), attraverso accordi di cooperazione istituzionale con le Amministrazioni Comunali, a costo zero, risponde a più esigenze e soprattutto a quella di garantire assistenza e consulenza ai nuovi flussi migratori “pendolari” nel senso che trascorrono all’estero il tempo necessario per svolgere la propria attività e poi tornare a casa.
Noi, spiega Baldantoni, “puntiamo a farli diventare moderni imprenditori, liberi professionisti, ambasciatori del “made in Italy” con un collegamento costante tra i Paesi di lavoro e l’Italia, una sorta di “pendolari” del lavoro all’estero.
“Il nostro auspicio – conclude il presidente di Palazzo Italia che aderisce alla Camera di Commercio e Industria Prahova– è che la Camera di Commercio della Basilicata, dopo l’accorpamento di Potenza e di Matera, possa rappresentare un’antenna di collegamento con la nostra attività e quella dei Comuni per potenziare l’iniziativa di internazionalizzazione delle nostre imprese. Continuiamo pertanto a sollecitare un’iniziativa del nostro Ente Camerale anticipando quanto accadrà con il progetto del Governo dal primo gennaio 2020 e utilizzando l’opportunità di Matera2019”.
Set 09