Sono 171 i progetti a valere sul Programma Operativo Fesr Basilicata 2007/2013 messi in sicurezza grazie all’adesione al Piano di azione e Coesione (Pac). Si tratta di operazioni già avviate ma non concluse alla data del 31 dicembre 2015 (termine ultimo per il completamento degli interventi) e che sono state “salvate” grazie alla decisione della Regione Basilicata di ammetterle a finanziamento sulla Linea di intervento di salvaguardia del Pac. L’adesione al PAC prevede che una parte dell’importo del cofinanziamento statale del Programma operativo FESR venga trasferita al di fuori del Programma stesso garantendo tempi di attuazione più lunghi per i beneficiari.
L’adesione al Pac ha consentito di scongiurare il mancato utilizzo delle risorse comunitarie del programma operativo Fesr permettendo da subito la conclusione di progetti avviati e in corso di conclusione i cui beneficiari alla data del 31 dicembre scorso potevano non avere sostenuto tutti i pagamenti e, successivamente, la realizzazione di interventi che hanno superato solo di recente le criticità riscontrate nelle fasi iniziali. Si tratta di progetti importanti per lo sviluppo dei territori tra cui il rafforzamento di infrastrutture materiali e immateriali, interventi per il turismo e per le aree produttive, operazioni di salvaguardia ambientale (difesa del suolo, rischio idrogeologico, ecc.), lavori per il miglioramento della viabilità e dell’accessibilità alle aree periferiche, potenziamento dei servizi socio-sanitari. I principali enti attuatori interessati sono 39 Comuni, le Province di Potenza e Matera, alcune ex Comunità Montane ed i capofila dei Progetti di Offerta Integrata di Servizio (POIS), le due Aziende Sanitarie, Acquedotto Lucano, il Consorzio per lo Sviluppo industriale della provincia di Potenza, Sel Spa, Sviluppo Basilicata Spa, Ferrovie Appulo Lucane e la stessa la Regione Basilicata.
Le disposizioni relative alle operazioni avviate e non concluse al 31 dicembre 2015 sono state adottate con delibera dalla Giunta regionale. La decisione è stata comunicata a tutti i beneficiari dei progetti da parte del presidente della Regione, Marcello Pittella.
Cinque Gal e non più otto, che dovranno costituirsi in forma pubblico-privata per realizzare strategie di sviluppo locale per il prossimo settennio. Sono loro i destinatari della misura Leader 19.1 del Psr 2014-2020, per la quale sono previste risorse per 38 milioni di euro, presentata questa mattina nella Sala Inguscio della Regione Basilicata dal presidente Marcello Pittella, dall’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia, dal dirigente generale del dipartimento Giovanni Oliva e dall’autorità di Gestione del Psr Feasr Rocco Vittorio Restaino.
Il presidente Marcello Pittella introducendo le novità della misura 19.1, il cui bando sarà pubblicato sul prossimo Bur, ha sottolineato le grandi riforme che la Regione sta operando, a partire da quella sanitaria fino a quella della forestazione. Rivolgendosi ai sindaci presenti, il governatore ha rimarcato l’invito a “fare squadra” e “ad operare sinergicamente per raccogliere le sfide alle quale tutti siamo chiamati”. “Anche per ciò che concerne i Gal, in un tempo in cui le difficoltà economiche sono sotto gli occhi di tutti – ha detto ancora Pittella – abbiamo lavorato per poter fare sistema, pensando soprattutto alle aree interne. E’ un tempo complicato in cui la nostra iniziativa politica e programmatica resta sempre improntata sul rapporto con i territori e la capacità degli stessi di fare rete e provare a costruire un modello di governo che possa rappresentare un valore aggiunto. Dobbiamo essere coesi in questo processo, in una logica di condivisione, sinergia e contatti con le Amministrazioni comunali e i corpi intermedi, altrimenti il cambiamento resterà bloccato”.
“E’ una grande occasione” – ha detto l’assessore alle Politiche Agricole Luca Braia. “Sono convinto che stiamo mettendo in campo una modalità anche con una logica diversa dal passato che è più concorrenziale. Coerentemente con la nuova visione di sviluppo rurale, che deve caratterizzare la Basilicata, proviamo a stimolare la realizzazione di strategie che pongano al centro le risorse naturali come nuovo modello economico per la nostra regione che vogliamo sempre più verde, sostenibile, accogliente, innovativa, socialmente evoluta e culturalmente moderna con un forte tratto identitario. Cinque nuove strategie di sviluppo locale e non più otto coerenti con quelle nazionali delle aree interne che vengono ora coinvolte, che siano ispirate ai principi inseriti nella carta di Milano, partendo proprio dalla valorizzazione delle vocazioni territoriali, per ricostruire una partecipazione dal basso, provando a cambiare i paradigmi dello sviluppo. Ambiente, territorio, agricoltura e ruralità saranno le parole chiave di questa progettualità, che dovranno andare in sinergia anche con Matera 2019, gli altri grandi attrattori e con le altre programmazioni. Abbiamo voluto che si creassero governance più solide finanziariamente (con un importo stimato di 7 Milioni di euro per strategia) e più performanti a livello organizzativo per evitare e superare le criticità del passato. Continuiamo con forza a mantenere gli impegni assunti, – ha concluso l’Assessore Luca Braia – avviando una nuova fase in cui concorrenza e competenza troveranno sempre più spazio e legittimazione, convinti che solo così si possano determinare quelle utili condizioni di contesto che contribuiscano al rilancio della nostra regione, avviando per tempo la programmazione relativa ai Leader, anche rispetto all’esperienza maturata nei precedenti periodi. Il nostro auspicio è che i Gal ritornino a svolgere il ruolo di vere e proprie agenzie di sviluppo per permetterci di mettere anche a sistema una fruizione del territorio più tecnologica, ed elevare anche il sistema accoglienza”.
Il dirigente generale del Dipartimento Giovanni Oliva ha ringraziato i Gal della passata programmazione. “Una stagione fatta di luci e ombre – ha detto – che ci permetterà di ripartire tenendo presente anche gli errori del passato. Nei prossimi mesi ci saranno nuove opportunità e nuovi bandi da quelli per le attrezzature agricole a quelli per il miglioramento di vita nelle aree rurali”.
Rocco Restaino autorità di Gestione ha parlato tecnicamente della misura e delle novità rispetto al passato. Mentre è di 38 milioni la dotazione finanziaria dell’avviso, in campo ci sono 400mila euro per la progettualità, per l’elaborazione delle cinque strategie che dovranno essere definite in coerenza con le vocazioni e i bisogni dei territori. Si è inteso privilegiare la selezione delle strategie di sviluppo locale non predefinendo a priori le aree e neppure selezionando i Gal già costituiti, bensì aprire una competizione tra i territori assicurando le medesime opportunità di partecipazione. L’aiuto prevede un massimo di 80 mila euro in conto capitale per la rendicontazione delle spese nelle tre fasi. Tra le spese ammissibili rientrano i costi di consulenza e i costi amministrativi per la costituzione dei Gal. Tra le novità anche l’ammissibilità del costo dell’Iva, il monitoraggio delle azioni e la concentrazione e il coordinamento dei tematismi su progetti chiave (massimo 3 ambiti tematici) che rappresenteranno il filo conduttore presente in tutte le strategie da candidare. Infine, ci sarà anche la possibilità di attivare misure extra PSR. I partenariati pubblico privati dovranno essere composti da almeno sei partner di cui la metà in rappresentanza dei privato che dovranno nominare un partner capofila al quale competerà la presentazione delle domande di aiuto. Per la presentazione delle domande la scadenza è di 90 giorni dalla pubblicazione sul Bur, a cui seguiranno i 30 giorni per l’aggiudicazione degli stessi.
La misura 19 si applica sull’intero territorio regionale con l’eccezione dei comuni capoluogo, dei comuni interamente costieri e dei territori nei comuni parzialmente costieri non interessati, a cui è riservata buona parte delle risorse del FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) attraverso cui si genereranno i Gruppi di Azione Costieri – GAC.
Per informazioni e chiarimenti, scrivere all’indirizzo adg.psr@regione.basilicata.it o consultare il sito www.psrbasilicata.it