Si è tenuto presso Confindustria Basilicata, un incontro tra la Direzione aziendale della Proma, importante azienda dell’indotto Stellantis che opera nell’area industriale di Melfi da più di 30 anni, le Segreterie Territoriali e la RSU di Stabilimento.
Nell’incontro odierno, da noi sollecitato, si è analizzata in modo puntuale la situazione industriale ed occupazionale futura dello stabilimento, che, in relazione alla definizione delle cinque nuove vetture da produrre nello stabilimento Stellantis, vive come tutto l’indotto una fase di grande trasformazione industriale.
L’azienda ha confermato che alcuni componenti della piattaforma D85 sono stati assegnati allo stabilimento di Melfi.
L’azienda ha confermato inoltre che sta partecipando ad importanti gare per la piattaforma J4U e ha confermato anche la volontà di investire in nuove tecnologie in vista dell’apertura di nuove opportunità di business.
Inoltre ha dichiarato che al momento, visti i cali di produzione previsti per il 2024 legati alla transizione, non ha problemi di ammortizzatori sociali visto lo scarso utilizzo di questi ultimi anni.
Come UILM, prendendo atto che come tutte le aziende la Proma sta partecipando alle future gare, soprattutto alla J4U che dai primi dati sembra quella con volumi molto più alti, e nel contempo la dichiarazione alla disponibilità di investire in nuove tecnologie per aggredire nuovi business, riteniamo che questa sia la strada giusta affinché si possa accompagnare un processo vero di transizione.
Nel contempo però è evidente che le azioni che in queste settimane si stanno mettendo in campo con Stellantis in primis ma anche con la regione Basilicata, che deve fare la propria parte vanno nella direzione di un percorso per la salvaguardia dell’intero indotto e della Proma nello specifico.
Inoltre abbiamo chiesto all’azienda che per affrontare il 2024 si devono intensificare le riunioni aziendali affinché non si apra la guerra tra poveri ma si possa condividere un percorso sano di condivisione dei progetti futuri legati all’organizzazione del lavoro.
In fine riteniamo, senza ipocrisie, che la sfida che ci aspetta è una sfida epocale; sicuramente l’assegnazione delle cinque vetture al territorio di Melfi è qualcosa che garantisce il futuro industriale ma anche qui, come detto più volte, va accompagnato da politiche industriali e di transizione del governo centrale che deve accompagnare in modo vero questo progetto perché alla fine possiamo anche produrre vetture ma abbiamo bisogno che il mercato ed il paese siano pronti ad acquistarle.
La Proma si è impegnata entro fine novembre a riconvocare un tavolo presso Confindustria Basilicata per fare il punto sulle gare delle commesse in corso.
Saremo vigili e allo stesso tempo determinati affinché tra noi, Stellantis e la regione Basilicata si possa definire il famigerato patto di Melfi che salvaguardi il lavoro ed i lavoratori.
Indotto Stellantis, oggi incontro in Confindustria con i vertici di Proma, Evangelista (Fim Cisl): “Bisogna garantire tutti i livelli occupazionali”
Si è tenuto stamattina in Confindustria, alla presenza dei vertici aziendali di Proma, delle organizzazioni sndacali e della Rsu di stabilimento, un incontro per discutere delle future commesse da parte di Stellantis. Secondo quanto riferisce il segretario generale della Fim Cisl Basilicata Gerardo Evangelista, la Proma ha confermato che sta facendo ogni sforzo utile affinché vengano assegnate allo stabilimento di Melfi le future commesse legate ai cinque nuovi modelli che si produranno nello stabilimento Stellantis di Melfi, confermando che ad oggi sta partecipando a importanti gare per la piattaforma J4U.
L’azienda ha anche confermato la volontà di investire in nuove tecnologie propedeutiche a nuove opportunità di business e che alcuni componenti della piattaforma D85 sono stati assegnati allo stabilimento di Melfi. Pertanto, si è resa disponibile a riconvocare il tavolo nel mese di novembre o prima se ci saranno sviluppi in tempi più brevi. L’azienda ha infine dichiarato, in previsione del calo produttivo nel 2024, di non avere problemi con gli ammortizzatori sociali visto lo scarso utilizzo in questi anni.
«Prendiamo atto di tali dichiarazioni e riteniamo innanzitutto fondamentale il fatto che le vetture elettriche da produrre a Melfi sono ormai una realtà dopo l’ufficializzazione fatto lo scorso 3 ottobre da Stellantis», è il commento al termine dell’incontro di Evangelista. «Come Fim Cisl continueremo a sollecitare le istituzioni e la stessa Stellantis affinché vengano garantite le future commesse alle aziende dell’indotto per salvaguardare tutti i livelli occupazionali. Pertanto, le nostre richieste di incontro alla Regione Basilicata si devono concretizzare per definire, al netto degli aspetti industriali, un accordo che garantisca il lavoro e i lavoratori di Proma e di tutta la filiera dell’automotive in Basilicata», conclude Evangelista.
Si è tenuta oggi la riunione in Confindustria, richiesta dal sindacato, per conoscere la situazione occupazionale produttiva della componentistica a fronte della transizione elettrica che lo stabilimento Stellantis sta avviando. La riunione si è svolta con la direzione romana che ha illustrato le difficoltà di confrontarsi con Stellantis per acquisire le commesse delle nuove vetture. A oggi la situazione è ancora non ben definita rispetto alle applicazioni 4 vetture PSA. Sulle vetture elettriche l’azienda ha previsto le modifiche di impianti per adeguarsi alle nuove produzioni e sta prevedendo investimenti per la trasformazione degli impianti affinché possa acquisire nuove lavorazioni che a oggi non sono state ancora assegnate. Maggiori garanzie potrebbero esserci con la quinta vettura Compass. L’azienda ha comunicato per tutto il 2024 un andamento di volumi produttivi prevista all’incirca di 100.000 vetture l’anno. “Tale previsione – afferma Giorgia Calamita, segretaria generale Fiom Cgil Basilicata – avrà un impatto negativo sull’occupazione che dovrà essere gestita necessariamente con ammortizzatori sociali. Al tavolo la Fiom ha espresso preoccupazione per quanto prospettato e ha chiesto pertanto un ulteriore incontro per conoscere nel dettaglio gli investimenti e le azioni che l’azienda sta mettendo in campo per garantire produzione e occupazione. Inoltre abbiamo chiesto che all’interno dello stabilimento ci sia un confronto serrato rispetto a all’organizzazione del lavoro che sta procurando perdite salariali importanti per tutti i lavoratori. A fronte di una situazione così complicata c’è la necessità di governare i processi insieme al sindacato. Inoltre riteniamo necessario che Stellantis apra un vero confronto con le istituzioni regionali nazionali per garantire la tenuta occupazionale industriale del nostro paese. Abbiamo richiesto l’incontro alla Regione Basilicata perché ci sia un impegno concreto per la tenuta occupazionale”.