Dopo il successo nello scorso fine settimana all’Expo di Milano dei sapori dei Parchi Nazionali dell’Appennino Lucano-Val d’Agri e del Pollino, proposti dallo chef Pino Golia di Terranova di Pollino insieme all’ ambasciatore di questo straordinario territorio Nicola Timpone, direttore del GAL Cittadella del Sapere, è tempo di promuovere ed organizzare itinerari enogastronomici d’autunno all’interno dei due Parchi. L’invito parte da Federalberghi-Confcommercio. Il presidente Michele Tropiano sottolinea che “l’itinerario enogastronomico, opportunamente organizzato, segnalato e promosso, diviene una vera e propria componente del turismo tanto più significativa in cosiddetta bassa stagione quando alberghi e ristoranti fanno fatica ad avere ospiti in camera e a garantirsi coperti al tavolo. E poi – aggiunge – i sapori d’autunno sono un forte richiamo per i gourmet”.
A riprova del “business” -il turismo enogastronomico vale 5 miliardi di euro e si conferma, anno dopo anno, il vero motore della vacanza Made in Italy che è l’unica nel mondo a poter offrire ben 176 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4396 specialità tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 477 i vini DOC- Federalberghi fa riferimento ai dati di un Rapporto realizzato da AIGO, società di consulenza in marketing e comunicazione specializzata in turismo, ospitalità e trasporti, su “Turismo Enogastronomico – L’esperienza culinaria in viaggio: la chiave di volta nella scoperta di un paese”.Secondo il 53% degli intervistati, il settore enogastronomico viene prenotato indifferentemente da uomini e donne; solo per il 23% degli intervistati invece è una tipologia di viaggio prenotata da donne, e addirittura solo per il 13% dagli uomini. L’età media del cliente tipo si aggira fra i 36 e i 55 anni per il 58% degli intervistati. Il 30% indica invece gli over 55 come i principali viaggiatori di questo segmento e solo l’1% ritiene che a prenotare siano persone di età compresa tra i 20 e i 35 anni.Il 45% degli addetti ai lavori dichiara che la spesa media per persona al giorno è al massimo di 250 Euro. Il 19% ritiene non sia superiore a 100 Euro. L’11% indica una spesa compresa tra i 250 e i 500 Euro; l’8% riporta un budget tra i 500 e i 1.000 Euro e solo l’1% investe più di 1.000 Euro.La maggioranza degli intervistati (58%) ritiene che la durata preferita per questo tipo di soggiorni enogastronomici sia di 2-3 giorni. Il 23% indica una settimana di permanenza e solo l’8% indica una sola giornata. Il 3% preferisce spostarsi per 10 giorni o due settimane. Secondo il 50% degli intervistati sono le coppie a preferire gli itinerari culinari. Seguono i gruppi di amici (18%) e le associazioni/gruppi tematici (15%), il 9% si sposta con la famiglia e solo il 2% viaggia solo.
Dunque – commenta Tropiano – il turismo enogastronomico è un nuovo modo di viaggiare che sta conquistando un numero sempre crescente di appassionati, alla ricerca di sapori e di tradizioni autentiche. In questo contesto, infatti, il cibo assume un ruolo nuovo, diventando il medium di un territorio, di una cultura e dei valori legati alla terra ed alle proprie radici.Ma attenzione: organizzare, vuol dire individuare uno o più temi enogastronomici che motivino la visita all’itinerario; tracciare il percorso dell’itinerario secondo le località che esprimono efficacemente la ragione dei temi prescelti; individuare lungo l’itinerario le “stazioni” più importanti di tradizione enogastronomica e tutti i servizi di assistenza al turismo enogastronomico che possono aiutarne la migliore fruizione; associare i tanti possibili cointeressati alla presenza e allo sviluppo del turismo enogastronomico, affinchè, ognuno nella propria funzione, contribuiscano alla vitalità dell’itinerario, migliorino i rispettivi servizi, traendone, conseguentemente maggior beneficio economico.Un esempio concreto di itinerari finalizzati a sostenere il turismo enogastronomico sono le strade del vino, e le strade del gusto e dei sapori.
Per Tropiano, infine, “il food è oggi il perno di nuove potenzialità di sviluppo sostenibile e fortemente centrate sui territori ed è una occasione tutta da costruire, come già alcuni territori hanno dimostrato di saper fare con successo”.
Ott 20