Sono condivisibili le preoccupazioni espresse da dieci dirigenti scolastici delle scuole secondarie di secondo grado di Potenza, ai quali si sono aggiunti otto presidi di scuole superiori di Matera, per la decisione del Prefetto di Potenza di scaglionare gli ingressi degli studenti dal 7 gennaio prossimo. A sostenerlo, in una nota congiunta, sono i segretari regionali Uil Vincenzo Tortorelli e Uil Scuola Luigi Veltri riferendo che il ritorno alla didattica in presenza è stato l’argomento centrale
che ha animato il dibattito del webinar organizzato dalla Uil sul mondo della scuola, fortemente colpito e provato dalla pandemia Covid19 in tutti i suoi pilastri (personale dipendente – docente e ATA – studenti, infrastrutture) e i riflessi su tutta la società civile.
Al webinar hanno partecipato oltre ai dirigenti regionali il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, i Segretari di Uilscuola e Uil Fpl, Pino Turi e Michelangelo Librandi, e il Direttore sanitario INMI Spallanzani, Francesco Vaia, personalità di spicco del mondo scientifico, medico e accademico che ha contribuito a dare risposte alle tante questioni irrisolte.
Nel corso del webinar la Uil, con Uilfpl e Uilscuola, ha formulato proposte concrete per il rientro sui banchi di scuola, dopo il mini- lockdown natalizio, che hanno come fil rouge la sicurezza e la tutela della salute di personale e studenti: tra queste, sostegno ai genitori che lavorano, con copertura completa dei congedi parentali; potenziamento dei servizi di trasporto pubblico, anche implementati dai servizi privati; piano d’azione sanitario dedicato esclusivamente alla scuola che comprenda medici scolastici, tracciamenti e test per tutti; priorità alla vaccinazione del personale scolastico e degli studenti; coinvolgimento degli Enti Locali perché mettano a disposizione del mondo scolastico i locali inutilizzati; sì al MES subito.
“Serve – ha sottolineato il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri- che la politica definisca urgentemente scelte strategiche, volte a ridisegnare il sistema scolastico coinvolgendo attivamente l’organizzazione del territorio e delle città: scuola, sanità, trasporti sono settori da ripensare in un’ottica smart, non solo per fronteggiare la pandemia ma anche per porre le basi di un nuovo sistema di Paese, innovativo, efficiente in cui le diseguaglianze sociali non trovino spazio per alimentarsi e si riducano sempre più. È da molto tempo – ha continuato Bombardieri – che denunciamo l’acuirsi delle diseguaglianze sociali e, come sindacato, abbiamo la voglia e il dovere di intervenire per frenare questa deriva verso la povertà che la pandemia ha contribuito a far esplodere. Scuola, sanità e trasporti sono punti nevralgici da cui ripartire con coraggio: servono investimenti, non chiacchiere. La Ministra ha scaricato molte responsabilità sui lavoratori, sui cittadini, noi le chiediamo, invece, di esercitare il ruolo che le compete: il Paese ha bisogno di risposte serie.”
“Da marzo – ha continuato il Segretario generale della UilScuola, Pino Turi – abbiamo cercato di dare suggerimenti su come affrontare la pandemia, suggerimenti rimasti inascoltati: il mondo della scuola, per questo, si sente parte lesa, è un vaso di coccio tra vasi di ferro. Tanti sono stati gli investimenti sui banchi, inesistenti quelli sulle persone e così non va.” Anche il Segretario della Uil Fpl, Michelangelo Librandi, ha sottolineato le incongruenze delle azioni di governo di questi ultimi mesi, mettendo in evidenza la disorganizzazione creata, scaricatasi sui lavoratori in prima linea come il personale medico, e la mancanza di risorse per il sistema sanitario.
Dal webinar, come ha confermato il Professor Vaia, è venuta fuori, dunque, l’esigenza di un modello sistemico differente, strutturato e basato sull’interazione di pilastri della società civile come scuola, sanità, trasporti. La pandemia ha messo in evidenza tutte le criticità da tempo segnalate, distruggendo gli equilibri già precari di ambiti fondamentali per la vita delle persone: cogliamo l’occasione per ripensarli, utilizzando ogni strumento possibile, a partire dalle risorse del Mes.
I dirigenti scolastici lucani parlano dunque di queste difficoltà oggettive che vanno tenute in considerazione e superate.