Proroga degli incarichi di funzione all’Asm, Fp Cgil chiede riconvocazione delegazione trattante. Di seguito la nota integrale inviata dal Segretario Generale Fp Cgil Matera, Massimo Cristallo.
Presso l’ASM, Azienda Sanitaria di Matera, le relazioni sindacali continuano ad essere interpretate in modo molto disinvolto, ai limiti del comportamento antisindacale. L’ultimo esempio di questo modus operandi della Direzione si è verificato nei giorni scorsi, con riferimento alla proroga degli Incarichi di Funzione del personale non dirigente, che scadevano il 31 agosto 2023.
E’ appena il caso di ricordare che il sistema degli incarichi è un elemento importante e strategico nella organizzazione di un’Azienda, che ha un’articolazione complessa ospedaliera e territoriale e che ha circa 1.400 unità di personale non dirigente. Gli incarichi attuali, attribuiti il primo settembre 2020 con durata triennale e scadenza il 31 agosto 2023, erano caratterizzati da una graduazione e una pesatura funzionale al modello organizzativo vigente nel 2020 e alle norme del Contratto Collettivo Nazionale e del Contratto Integrativo aziendale vigenti all’epoca.
Con la sottoscrizione del nuovo Contratto Collettivo Nazionale, avvenuta il 2 novembre 2022, è stata profondamente innovata la disciplina degli incarichi, introducendo anche una parametrazione economica più elevata.
Al nuovo Contratto Nazionale doveva seguire l’avvio della contrattazione integrativa aziendale, riferita a tutti gli istituti contrattuali, compreso il sistema degli incarichi. Sin dall’inizio dell’anno corrente le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto all’ASM di avviare la contrattazione integrativa, calendarizzando riunioni ravvicinate e con periodicità definita, al fine di raggiungere quanto prima la sottoscrizione del nuovo Contratto integrativo. Per tutta risposta, nel corso di questo anno sono state convocate due sole riunioni negoziali, la prima l’8 febbraio e la seconda il 19 maggio. Nella riunione del 19 maggio si è deciso di convocare settimanalmente il tavolo tecnico della contrattazione integrativa e si è posto il problema della scadenza degli Incarichi di Funzione di lì a tre mesi e della necessità di definirne celermente il nuovo assetto.
Il tavolo tecnico è stato riunito solo due volte e si sono lasciati passare i tre mesi senza che la Direzione desse alcun impulso sulla questione degli incarichi. Improvvisamente, il 30 agosto alle ore 19.52 è stata convocata una riunione urgente per l’indomani 31 agosto alle ore 12.30, con all’ordine del giorno la proroga degli incarichi in scadenza a mezzanotte del medesimo giorno. Con l’inerzia di ben più di tre mesi l’ASM ha trasformato artatamente in “urgente” e emergenziale una questione, quella degli incarichi, che avrebbe potuto essere affrontata nei tempi e nei modi corretti, nel rispetto delle relazioni sindacali.
La Fp Cgil, per impegni assunti in precedenza e dato il preavviso di neanche 24 ore, non ha potuto partecipare alla riunione. La riunione si è tenuta con la presenza delle altre Organizzazioni Sindacali e si è deciso per la proroga degli incarichi “fino alla conclusione della procedura selettiva per il conferimento dei nuovi incarichi”, una formulazione ambigua e pericolosa, che, tenuto conto dell’inerzia dell’ASM da maggio a fine agosto, rischia di determinare la proroga indefinita degli incarichi, poiché in assenza di contrattazione non sarà possibile definire i criteri e la graduazione, sulla base dei quali avviare la nuova procedura di conferimento degli incarichi.
La FP Cgil, pertanto, ha chiesto all’ASM la riconvocazione della delegazione trattante, affinché si possa altresì stabilire il cronoprogramma delle riunioni del tavolo tecnico per avviare e concludere in tempi celeri e certi la contrattazione. Non possiamo accettare che il disinteresse della Direzione e lo spregio delle relazioni sindacali danneggino ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori, che hanno diritto a vedersi applicati gli istituti da declinarsi nella contrattazione integrativa aziendale. In assenza di risposte chiare, valuteremo di intraprendere azioni sindacali/giudiziali a tutela delle prerogative sindacali e dei diritti del personale.