Si sono tenute le assemblee unitarie con i lavoratori dell’italtractor, convocate per affrontare i temi in merito alle prospettive produttive /occupazionali e investimenti futuri. La discussione molto appassionata è partecipata dei lavoratori è stata fondamentale per confermare la necessità di aprire un vero confronto con la direzione aziendale per avere risposte certe e concrete circa le prospettive future del sito.
L’impropria gestione dell’organizzazione del lavoro è l’uso iniquo dell’ammortizzatore sociale stanno peggiorando la condizione di vita e di lavoro dei lavoratori. A questo si aggiunge una mancanza di corrette relazioni sindacali in quanto puntualmente vengono disattesi gli impegni assunti con i delegati. La gestione della cassa integrazione non equamente redistribuita, la mancata programmazione nelle giornate lavorative a lungo termine, la poca manutenzione degli impianti è la mancata stabilizzazione dei lavoratori in somministrazione nonostante gli impegni assunti sono le prime risposte che l’azienda dovrà dare.
È giunto il momento della chiarezza anche per quanto riguarda il tema esternalizzazioni/ internalizzazioni; l’uso della cassa integrazione cozza con le esternalizzazioni “storiche del passato” o con quelle nuove.
Perché si continua ad esternalizzare? Chi decide tutto ciò? Itm da committente sta diventando sub fornitore dei propri appaltatori e questa teoria assolutamente non solo va fermata ma bisogna riportare il lavoro all’interno del sito lucano. In tal senso, dopo anni, è possibile avere tutto il quadro dell’esternalizzazioni così da fare una vera analisi industriale?
Gli investimenti devono essere garanti di tutto ciò, così come da impegni assunti nei vari tavoli sindacali.
Siamo convinti, altresì, che le strategie aziendali di continuare a fare efficientamento e redditività mettendo in competizione i vari stabilimenti con il ricatto produttivo è l’uscita di alcune lavorazioni sono elementi di estrema preoccupazione delle organizzazioni sindacali delle RSU e dei lavoratori dello stabilimento di Potenza.
Il futuro dello stabilimento deve puntare su investimenti nuovi e non di certo sull’ efficientamento o altre teorie malsane.
Ultimo esempio delle mancate relazioni sindacali è proprio il fatto che l’azienda unilateralmente e illegittimamente ha montato le telecamere in azienda senza nessun confronto sindacale e infrangendo ogni norma in tal senso; motivo per il quale oggi sono state dichiarate 8 ore di sciopero a cui aderiranno la totalità dei lavoratori.
Rivendichiamo un confronto corretto con le RSU e con le organizzazioni sindacali e chiediamo da subito di rimuovere le telecamere altrimenti saremo costretti così come fatto in passato a procedere con denunce agli enti ispettivi.