“Protagonisti dell’Ortofrutta” è nell’ambito di questa iniziativa, promossa dalla prestigiosa rivista di settore “Corriere Ortofrutticolo” e la partnership del CSO, che lo scorso 24 gennaio è stato conferito a Francesco Nicodemo, presidente di Assofuit e della sua creatura “Nicofruit”, il prezioso riconoscimento. Questa mattina, Nicodemo e il general manager di Assofruit, Andrea Badursi, hanno incontrato i giornalisti per illustrare il successo e parlare del prossimo importante appuntamento a cui parteciperà l’OP Assofruit Italia che coincide con la fiera Fruit Logistica che si svolgerà a Berlino dal 5 al 7 gennaio.
L’oscar è stato attribuito a Nicodemo perché rappresenta quel modo di fare agricoltura che punta “sulla qualità del prodotto e sullo spirito di gruppo”. Un gruppo, Assofruit Italia, che “ha valicato i confini della Basilicata e ha scritto capitoli importanti sui grandi mercati esteri”.
Francesco Nicodemo. “L’agricoltura mediterranea, con la vasta gamma di prodotti che è in grado di offrire, dagli ortaggi, alle fragole, all’uva, è sempre più protagonista sui mercati nazionali e esteri e questo riconoscimento dà ulteriore valore alla qualità che sono in grado di offrire le aziende che operano nel Sud Italia. Anche le condizioni climatiche, qui nel Mezzogiorno, agevolano le produzioni, non è un caso che cultivar di pregio come la fragola Candonga, che in questi anni si è guadagnata la fiducia dei mercati, esprima il meglio proprio in questi territori”.
“La sfida che attende gli operatori del settore – ai quali il mercato chiede efficienza, capacità, innovazione, sicurezza dei prodotti e sempre più attenzione alla “food safety” – si basa sulla costante ricerca del giusto equilibrio fra produzioni, consumo alimentare e stili di vita. E, come testimonia il riconoscimento (l’oscar, ndr) è fondamentale fare gruppo, l’aggregazione di produttori fornisce quella spinta necessaria per essere competitivi. E’ necessario infine saper comunicare le eccellenze al mercato e individuare quei sistemi che impediscano e scoraggino le contraffazioni. Un’azione sinergica dunque per difendere il Made in Italy e consolidare l’ “Italian life style” sempre più imitato nel mondo quando si vogliono raggiungere risultati qualitativi elevatissimi”.
Andrea Badursi, general manager Assofruit: “ Sono necessari nuovi sforzi organizzativi affinché il sistema agricolo sviluppi al meglio le sue potenzialità e assicuri trend economici e occupazionali stabili per il futuro. E’ vero che nel Sud Italia le condizioni climatiche favoriscono lo sviluppo di eccellenze come succede per la fragola Candonga, ma allo stesso tempo un impianto infrastrutturale più moderno darebbe ulteriore slancio all’intero comparto che si conferma settore trainante nonostante le generalizzate criticità che da alcuni anni investono innumerevoli ambiti produttivi”.
“Saper interpretare la domanda per calibrare meglio l’offerta, sintonizzarsi con quelle che sono le indicazioni fornite dall’UE, agevolare l’ingresso nei mercati dei giovani imprenditori agricoli, promuovere e sostenere l’innovazione e la ricerca, e cogliere le esigenze dei consumatori, anche quando si ha a che fare con una contrazione diffusa della propensione al consumo, sono le sfide che impone l’agricoltura contemporanea: è necessario farsi trovare preparati e puntare sull’aggiornamento professionalizzate per essere competitivi in maniera globale. Al Fruit Logistica, Assofruit presenterà fra le altre novità quella relativa al carbon footprint (impronta di carbonio: misurare quante immissioni produce una determinata fase della produzione, ndr), un programma a cui stiamo lavorando in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e l’Università di Basilicata e che pone l’azienda in sintonia con quanto previsto dal protocollo di Kyoto affinché siano contenute le immissioni. Assofruit dà un’importanza strategica al rispetto dei territori e dell’ecosistema che va preservato e difeso affinché siano garantite la genuinità dei prodotti e la salubrità dei luoghi che ospitano le produzioni”.