“No al concordato bis per la Ferrosud”. “Cambiali e concordato in bianco uguale morte Ferrosud”. Sono gli striscioni eloquenti che fanno da cornice al sit-in promosso questa mattina dai lavoratorio della Ferrosud nei pressi del Tribunale di Matera. La manifestazione è sostenuta dai sindacati Fim, Fiom e Uilm. Intanto è trascorsa sotto la pioggia e al freddo la prima notte dei lavoratori che sono saliti dal pomeriggio di martedì 20 novembre sui tetti dello stabilimento Ferrosud di Jesce. I tetti – denunciano i sindacati – sono diventati scivolosi. Si chiede che la Prefettura avvia il protocollo di emergenza con la presenza dei Vigili del fuoco e di un’autombulanza medicalizzata. I lavoratori sono stremati dalla mancanza di stipendio e al dramma non vorremo aggiungere qualche tragedia. Restiamo in attesa convocazione di un tavolo prefettizio con Regione e vertici aziendali.
Di seguito la nota dei sindacati Fiml, Fiom e Uilm in cui sono contenute le motivazioni della protesta dei lavoratori
Il tempo dei giochetti è finito!
L’attendismo del Ministero dello Sviluppo Economico nel riprendersi la gestione della Ferrosud SPA ha determinato il dramma che speriamo non si tramuti in tragedia.
Le istituzioni governative e regionali devono immediatamente assumere l’impegno concreto di far riconvocare le parti al tavolo di crisi del MISE, in Italia non esiste solo la vertenza ex ILVA. Anche le famiglie dei lavoratori della Ferrosud devono poter mangiare oggi, domani sarà troppo tardi.
La mancanza di decisioni da parte del Comitato di Sorveglianza dell’Amministrazione Straordinaria del Gruppo Mancini sta permettendo al Gruppo Malena di ripresentare un concordato preventivo in bianco al Tribunale di Matera e di non pagare il salario già da quasi tre mesi alle maestranze già esauste e disperate da anni di vessazioni e incertezze.
Non più tardi di qualche mese fa il concordato preventivo è stato chiuso per ineseguibilita’. Gli atti sono stati peraltro trasmessi alla Procura della Repubblica competente.
Mercoledì 20 novembre i lavoratori saranno in sit in davanti al Tribunale di Matera per urlare a voce alta che nulla è cambiato negli ultimi mesi, anzi la situazione è peggiorata dal punto di vista industriale ed economico. Si è assistito e si assiste ad un teatrino dove gli attori che si alternano giocano sulla carne viva dei lavoratori disseminando bugie e documenti relativi a finti piani industriali con inesistenti commesse.
Mercoledì 20 novembre a partire dalle ore 9i lavoratori, accompagnati dai sindacati, manifesteranno davanti al Tribunale di Matera per affermare che:
1) Un nuovo concordato preventivo è solo un artificio per non pagare i debiti accumulati durante il precedente Concordato Preventivo, chiuso perché ineseguibile e quindi poter continuare ad accumulare ulteriori debiti. I lavoratori derubati di tanti soldi a questo giochetto non ci stanno;
2) I lavoratori si batteranno con tutte le loro forze per disinnescare ogni tentativo di parcellizzazione del sito Ferroviario Materano e impedire ogni eventuale fitto di azienda.
La fotogallery della protesta dei lavoratori sui tetti dello stabilimento Ferrosud e davanti al tribunale di Matera (foto www.SassiLive.it)