Il mondo datoriale esprime sconcerto unanime rispetto alla metodologia con cui si sta procedendo ad approvare in via definitiva il protocollo d’intesa Tempa Rossa che impatta pesantemente su tutte le imprese del mondo dell’Oil&Gas lucano senza che sia stato garantito un adeguato confronto con il mondo della rappresentanza.
Confindustria Basilicata, Pensiamo Basilicata, Confapi Matera e Confapi Potenza, pur nella assoluta convinzione che il processo autorizzativo del nuovo Centro Olii di Tempa Rossa dovesse andare avanti senza ulteriori ritardi, avevano specificamente richiesto, in maniera congiunta, di affrontare un argomento tanto importante e complesso, garantendo il necessario confronto nei tempi rapidi ma adeguati a tutti gli approfondimenti del caso.
Richieste che però non sono state accolte, mortificando l’imprescindibile ruolo economico e sociale delle imprese e di chi le rappresenta.
Il risultato è stato un’intesa monca delle legittime istanze del mondo produttivo, in cui l’imprenditore viene di fatto privato della sua libertà di organizzare e gestire l’impresa secondo criteri di allocazione efficace dei fattori produttivi.
Confindustria Basilicata, Pensiamo Basilicata, Confapi Matera e Confapi Potenza ribadiscono quindi la necessità di superare le criticità di forma e di sostanza rilevate e di procedere a un urgente confronto costruttivo con tutte le parti sociali interessate, data l’estrema rilevanza delle questioni in discussione.
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