“Gli obiettivi annunciati dall’assessore Braia in audizione in terza Commissione tra i quali quelli di puntare sul ricambio generazionale, attraverso le iniziative per il primo insediamento, con una valutazione più oggettiva dei progetti legata alla qualità e all’innovazione, sono in perfetta linea con la domanda delle nuove generazioni e con la nuova strategia dell’Ue”. E’ il commento di RudyMarranchelli, presidente Agia-Cia Basilicata che viene da Bruxelles dove in rappresentanza della Ceja (l’organismo europeo dei giovani agricoltori) partecipa ai lavori dell’incontro della Commissione Europea. Nel sottolineare che “l’impegno ad emanare i primi bandi del Psr 2014-2020 a marzo è una buona notizia particolarmente attesa dai giovani imprenditori agricoli” Marranchelli aggiunge che “per battere la disoccupazionegiovanile puntando sulla agricoltura cisono gli investimenti per farlo (160milioni fra risorse interne e fondiIsmea-Bei) e soprattutto a Bruxelles si registra piena consapevolezza che c’è una generazione chene ha voglia. In questi giorni inoltre sta entrandonel vivo un piano in più azioni da 160milioni lanciato dal Ministero dellePolitiche Agricole . L’obiettivo è farcrescere una generazione di nuoviimprenditori capaci di sfruttare leopportunità del mercato come indicate dall’assessore Braia tra cui la promozione delle filiere e delle organizzazioni produttive, premiando il percorso di investimento collettivo e valorizzando l’agricoltura biologica e conservativa. Si tratta inoltre, secondo l’indicazione che viene forte da Bruxelles, di lanciare start upsull’agroalimentare, di agganciare turismo e«green economy». Nonostante che, tra il 2007 e il 2012, con la misura 112 dei Psr sia stato supportato l’insediamento nel settore di alcune centinaia di giovani lucani (17mila in tutto il Paese)”, sostiene l’Agia, si tratta di cifre ancora basse, visto che tuttora per ogni agricoltore “young” ce ne sono 10 “over 65”. Senza contare il contestuale “numero elevato di rinunce alla misura”, considerato che le aziende neonate “trovano grandi difficoltà nell’attuare i loro piani di sviluppo”.
In Basilicata – secondo uno studio di Agia-Cia – le aziende agricole con giovani al di sotto dei 29 anni (secondo dati rielaborati da indagine Infoimprese-Unioncamere) sono meno di un migliaio di cui circa 600 in provincia di Potenza e 400 nel Materano, che rappresentano una quota superiore al 25% del complesso di imprese giovanili. Lo scarso ricambio generazionale è dovuto innanzitutto all’alto costo della terra che qui può raggiungere anche i 17.000 euro ad ettaro, dagli alti costi di avviamento, dalla scarsa immagine sociale dell’attività agricola, dalla carenza di formazione e di servizi di consulenza adeguati. Per questo la nuova programmazione del Psr 2014-202 deve mettere a sistema altre politiche e interventi rivolti ad aiutare processi di subentro, ma soprattutto capaci di agire sulle condizioni di contesto nazionale che determinano la competitività del sistema paese Italia. In particolare crediamo che l’accesso ai fattori di produzione possa essere agevolato con l’istituzione della Banca della Terra, mentre per agevolare l’accesso al credito bisogna rendere efficaci i diversi strumenti di garanzia già esistenti e che a oggi non riescono a sortire i risultati attesi”.
Feb 25