Vito Maragno (Cgil FP), Giuseppe Bollettino (Cisl FP) e Franco Coppola (Uil FPL) annunciano che martedì 26 giugno 2012 parte la mobilitazione dei sindacati nel pubblico impiego che si ferma per due ore contro le manovre del Governo. La mobilitazione si è resa necessaria a seguito della mancata convocazione chiesta al Presidente Monti.
I lavoratori pubblici sono stanchi di apprendere dai giornali che il Governo prepara per loro altri salassi. In questi anni i lavoratori pubblici più di tutti gli altri sono stati colpiti dalle manovre pesantissime dei governi che si sono succeduti di volta in volta.
Altro che privilegiati! Questo Governo prosegue quanto iniziato dal Governo Berlusconi,
Tremonti, Sacconi e di cui si è fatto interprete l´ex ministro Brunetta. Colpire i dipendenti pubblici con una furia ideologica che fa impallidire anche gli attacchi della Fiat agli operai Fiom. Senza parlare degli stipendi dei lavoratori pubblici che hanno i contratti bloccati fino a tutto il 2014.
In Basilicata e in provincia di Matera, poi, abbiamo già oggi una situazione difficile ci sono sempre meno dipendenti pubblici specie negli enti locali e nelle funzioni centrali, anche senza i licenziamenti auspicati dal ministro Fornero.
I tagli dei finanziamenti da parte dello Stato alla Regione e ai Comuni hanno messo in difficoltà i servizi ai cittadini proprio nel momento peggiore della crisi, nel momento in cui investe maggiormente le famiglie, con tagli pesanti che stanno creando grossi disagi nei servizi offerti ai cittadini. Ad iniziare proprio dall´assistenza domiciliare e dalla sanità. Infatti, sono state ridotte le ore di assistenza agli anziani, mentre nella sanità con l´introduzione dei ticket sono state messe, ancora una volta, le mani nelle tasche dei cittadini. Alcuni comuni, inoltre, che già adesso pagano in ritardo lo stipendio ai propri dipendenti rischiano di trovarsi in seria difficoltà.
Infine, non dimentichiamoci che in Basilicata buona parte dei nuclei familiari sono monoreddito e che la Pubblica amministrazione e la prima industria in questa regione, quindi un ulteriore taglio agli stipendi dei lavoratori pubblici e il blocco delle tredicesime come è nelle idee di questo Governo si tradurrebbe immediatamente in un ulteriore impoverimento della economia della Basilicata.
Nessuno di noi pensa che la situazione economica finanziaria sia di facile soluzione,
ma non è neppure possibile che tutti i giorni i lavoratori pubblici, ogni giorno al servizio dei cittadini, subiscano attacchi ingiustificati e ingiusti.
In nome della razionalizzazione della spesa ci saremmo aspettati ben altri provvedimenti come ad es. la riduzione delle consulenze o la riduzione del numero degli alti dirigenti pubblici. Non di certo ad esempio la riduzione delle Agenzie Fiscali ed il loro accorpamento. Una operazione controproducente visto il ruolo che le agenzie ricoprono per l´erario. Insomma: l´ennesimo taglio lineare dio questo governo.
Ci spiace prendere atto che ancora una volta si preferisce il facile impatto mediatico contro i dipendenti pubblici piuttosto che aprire un confronto vero e proprio sul modello di organizzazione migliore per mettere sul serio la Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini. Si preferisce, in buona sostanza, fare subito cassa invece che ammodernare la Pubblica Amministrazione.
Vito Maragno (Cgil FP), Giuseppe Bollettino (Cisl FP), Franco Coppola (Uil FPL)