L’incontro con l’Aran ha formalmente aperto la stagione dei rinnovi contrattuali nel Pubblico Impiego con un preciso calendario di incontri. La Uil – sottolinea una nota congiunta della segreteria confederale e delle organizzazioni di categoria dei lavori della P.A. – ha ribadito la sua posizione: in primo luogo che gli 85 euro si riferiscono al solo tabellare, come stabilito dall’accordo che il Governo si è impegnato a rispettare; in secondo luogo che gli 80 euro del bonus Renzi sono parte integrante del contratto e pertanto vanno finanzianti al di fuori delle risorse stabilite per gli incrementi del triennio.
La stagione che abbiamo davanti, oltre a ristabilire la normale vita delle relazioni sindacali, dopo la lunga sospensione della democrazia sindacale – è scritto nella nota – deve riportare il sistema alla sua fisiologia, a partire dal ripristino della triennalità contrattuale. Questa stagione potrà essere proficua, oltre che dal punto di vista economico, se si sfrutterà l’occasione per agire bene sulla parte normativa del contratto con l’obiettivo di delegificare quanto più possibile la disciplina del rapporto di lavoro, ripristinando nuove relazioni sindacali con la piena partecipazione, ridando il ruolo di vero soggetto contrattuale, economico e normativo al sindacato, sia a livello nazionale che su quello della contrattazione decentrata.
E’ il caso di ricordare che nella Pubblica Amministrazione – sottolinea la Uil – le politiche di austerity hanno prodotto danni ingenti, tanto per i lavoratori che hanno subìto penalizzazioni retributive inaccettabili quanto per i cittadini che si sono trovati a dover pagare a caro prezzo la contrazione dell’offerta dei servizi pubblici, in conseguenza dell’applicazione delle miopi logiche dei tagli lineari nonché della soppressione di uffici e presidi su tutto il territorio nazionale, finalizzata a realizzare fantomatici risparmi di spesa.
La UIL da sempre sostiene che una Amministrazione Pubblica efficiente con i suoi strumenti e le sue potenzialità deve avere un ruolo primario nel percorso di uscita dallacrisi. Un ruolo importante quindi che puntaproprio alla possibilità di una riorganizzazione della pubblica amministrazione che da noi non può fermarsi a periodiche rotazioni di incarichi dirigenziali e che può e deve favorire la staffetta generazionale con l’ingresso di giovani laureati e diplomati.
Siamo soddisfatti del calendario concordato che prevede in tempi brevi la prosecuzione e l’avvio dei tavoli negoziali, confederali e di categoria. Per tutti i settori, alla ripresa dalla pausa estiva, saranno convocati tavoli congiunti di comparto ed area dirigenziale non appena perverranno all’Aran i relativi atti di indirizzo, che sono in dirittura di arrivo.
Il prossimo 28 agosto si inizia con il tavolo delle Confederazioni per proseguire l’esame delle tematiche comuni a tutte le aree ed i comparti. Il 31 dello stesso mese è fissato un nuovo incontro per il comparto delle Funzioni centrali. Tra il 5 e il 7 settembre saranno attivati i tavoli di comparto mancanti, dalla Sanità, all’Istruzione, Università e Ricerca, per finire con le Funzioni Locali.
In conclusione vogliamo chiudere al più presto i contratti pubblici e, soprattutto, bene.