“Solo poco tempo fa, intervenendo a Montecitorio, nella seduta delle Commissioni speciali di Camera e Senato, in merito al decreto legge sui debiti delle P.a., aveva sostenuto che nel corso del 2013 avrebbero potuto essere soddisfatte oltre 63 mila richieste di rimborsi Iva per un importo di circa 11 miliardi, di cui l’Agenzia delle Entrate aveva già erogato 3,7 miliardi a favore di circa 12 mila imprese. Attilio Befera, però, aveva sottovalutato il caso-Basilicata che di quell’annuncio ha fatto carta straccia”.
Lo sostiene il presidente dell’Ordine dei commercialisti ed esperti contabili di Matera, Eustachio Quintano il quale chiarisce ancora: “Un’annunciazione, per usare un termine ironico, fatta con tanta enfasi e che doveva consentire alle imprese di non dover supportare un aggravio degli oneri finanziari derivanti dall’anticipazione di pagamenti di natura tributaria, di fatto è naufragata sugli scogli impervi della burocrazia locale che ha addirittura contribuito con propria iniziativa, superando i parametri imposti dal Dpr 633/72, a ritardare notevolmente la liquidazione dei rimborsi. Questo conferma, come sostenuto solo qualche settimana fa, che in Basilicata le imprese muoiono non più per problemi debitori ma, al contrario, per vicende creditorie – continua Quintano – Il meccanismo che a fronte di una richiesta di rimborso, obbliga il contribuente ad avviare una polizza fidejussoria, in Basilicata passa attraverso una serie di controlli che, solo dopo essere stati esperiti completamente dall’Ufficio delle Entrate, consentono il rimborso. Il passaggio fa i conti con personale ridotto e tempi che, comprensibilmente si allungano, recando gravi danni agli imprenditori”.
Il presidente dell’Ordine dei commercialisti aggiunge: ” Befera, nella lettera inviata ai direttori regionali ai quali chiede di accelerare la liquidazione dei rimborsi, aveva spiegato che l’attuale congiuntura stava determinando una diffusa crisi di liquidità per le imprese. In particolare, agigungeva, il volume dei crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione, nonchè i lunghi tempi di pagamento, rischiano di compromettere il mantenimento dei livelli occupazionali delle aziende e rappresentano un ostacolo alla crescita del Paese. Una riflessione che – prosegue Quintano – si scontra seriamente con ciò che accade in Basilicata dove quelle indicazioni sono state ignorate e hanno prodotto solo ulteriore sgomento per le imprese che nell’annuncio di Befera avevano visto una possibilità per poter tornare ad avere fiducia nel rinnovato rapporto fra Stato e aziende.
Le domande nascono spontanee – conclude il presidente Quintano – Delle due,l’una: o quelli di Befera erano soltanto annunci di facciata ,oppure, nonostante la chiarezza del messaggio, in Basilicata siamo stati vittima di unanon perfetta comprensione da parte della Direzione regionale della Basilicata, diretta dalla altoatesina Hildegard Olga Ungerer?”.
Mag 16