“La quotazione in Borsa di Stellantis, nata dalla fusione tra Fca e Psa, è anche un motivo d’orgoglio lucano perché lo stabilimento di Melfi non solo contribuisce, con un apporto significativo alla produzione dei modelli Fca più richiesti dal mercato, ma è all’avanguardia tra quelli più innovativi, considerati i modelli di auto del futuro”. È il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive Francesco Cupparo per il quale “le parole in questa occasione dei manager Stellantis per i quali è l’inizio di un’era di straordinarie opportunità per il gruppo rafforzano l’impegno della Regione a sostenere la nuova fase di cambiamenti con l’obiettivo di accrescere il ruolo dello stabilimento lucano”. Nel ricordare che il Contratto di Sviluppo firmato con Invitalia-Mise prevede investimenti per 136 milioni di euro, con il cofinanziamento da parte della Regione Basilicata (2 milioni) e sposta a Melfi la produzione della Jeep Compass ICE, introducendo il modello PHEV (plug-in hybrid electric vehicle), Cupparo invita l’amministratore delegato della Stellantis, Carlos Tavares, in occasione di una sua visita a Melfi ad un incontro per un primo confronto su “cosa può continuare a fare la Regione per accompagnare il Gruppo nella sua radicalizzazione sul territorio intesa come crescita della filiera dell’automotive.
“In più occasioni è accaduto che lo stabilimento di Melfi ha dovuto interrompere la produzione a causa del mancato arrivo dall’estero di componenti. È necessario pertanto – dice l’assessore – accrescere la produzione lucana dell’indotto Fca non solo a San Nicola di Melfi ma anche in altre aree infrastrutturate e che godono di particolari agevolazioni. Si pensi solo che Fca ha rapporti di commesse dell’indotto da imprese lucane per il 20% del fabbisogno. Basterebbe il 10% in più per garantire che le interruzioni a Melfi non accadano più e per produrre altre centinaia e centinaia di posti di lavoro. Quando parlo di aziende mi riferisco a micro – aziende distribuite sui territori in modo da favorire la presenza delle famiglie specie nei comuni più piccoli delle aree interne e svantaggiate e combattere concretamente lo spopolamento. Anche per la ricerca nell’automotive vogliamo dare il nostro contributo come abbiamo già dimostrato con l’approvazione del progetto di potenziamento della Infrastruttura di Ricerca In-LINK-IT (Infrastructure for LINKing Industry to Technologies) candidato dal CNR insieme a due co-proponenti: l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) e l’Università di Basilicata (UNIBAS). Il progetto si sviluppa in due macroaree: l’innovazione tecnologica connessa a sistemi avanzati di produzione e ottimizzazione delle risorse e materie prime; la progettazione, lo sviluppo e la caratterizzazione di componenti innovativi per l’automotive. Intendiamo proporre l’infrastruttura di ricerca alle piccole e medie imprese lucane come riferimento tecnologico e scientifico per condurre attività di ricerca di alto profilo nel settore automotive”.