“I dati del rapporto della Banca d’Italia sullo stato dell’economia lucana aggiornato ai primi mesi dell’anno e quelli del rapporto dell’Osservatorio Banche Imprese, per fortuna, riportano il dibattito politico sui problemi reali della regione, un dibattito che da giorni invece sembra lontano mille miglia dalle esigenze dei giovani senza lavoro e da quelle delle imprese per concentrarsi su altre questioni forse più attraenti sul terreno mediatico”. E’ quanto sostiene il presidente del Gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto sottolineando che “la produzione industriale, in Basilicata, continua a diminuire nel primo semestre del 2011 (fatta eccezione per il settore meccanico), con un calo del 2,4 per cento e rallenta anche la domanda interna (-4,2 per cento le vendite al dettaglio), mentre si registra una crescita della cassa integrazione (15,1 per cento). Il credito – segnala Banche Imprese – è sempre il nemico numero uno delle microimprese lucane. In questo contesto congiunturale sempre più difficile – continua Benedetto – i quattro provvedimenti relativi al microcredito, alla task force sburocratizzazione, al fondo regionale di Venture Capital, e all’avviso pubblico Banda Larga, approvati nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale, in attuazione del Patto di Sistema, appaiono come dei farmaci paliativi pur positivi ma insufficienti a curare un malato cronico. Del resto è lo stesso Presidente De Filippo ad ammettere che oltre alla carenza di risorse finanziarie che il Governo ha sinora centellinato e che con gli 8miliardi di euro del Piano Sud dovrebbe rigarantire, il problema centrale riguarda le strategie. In attesa di verificare cosa sarà in grado di fare il nuovo Governo Monti dobbiamo pertanto contare principalmente sulle nostre forze e quindi – dice il presidente del gruppo IdV – ridefinire strategie di politica industriale, misure a favore delle piccole e medie imprese e della cooperazione, azioni per rilanciare l’occupazione, facendo delle poche risorse il massimo delle virtù in termini di beneficio sociale. E’ su questo terreno che – afferma Benedetto – ci attendiamo la discontinuità invocata da numerosi esponenti del Pd e del centrosinistra. Come hanno sottolineato nell’ultimatum inviato da sindacati ed organizzazioni dell’imprenditoria alle forze politiche nazionali anche da noi in Basilicata non c’è più tempo da perdere. Si può chiamare come si preferisce – cambio di passo, rialzo dell’asticella, ricambio di classe dirigente – purchè riguardi, nei fatti, i processi dell’economia, il mondo del lavoro e delle imprese”.
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