Rapporto Banca d’Italia su economia in Basilicata nel 2017, Piero Scutari, presidente Centro Studi Turistici Thalia: punto debole del turismo è la permanenza media. Di seguito la nota integrale.
I ricercatori di Bankitalia dicono quello che avevamo detto noi del Centro Studi Thalia due mesi fa, ovvero che il turismo cresce negli arrivi del 6,5 % ma diminuisce lievemente il periodo di permanenza al 3,1 %. Questo vuol dire che esiste una debolezza specie nell’organizzazione del tempo libero, nell’offrire elementi qualitativi che invogliano a prolungare il soggiorno, che inducono il turista a fermarsi più a lungo. Sicuramente anche le politiche tariffarie, specie su Matera, non favoriscono la permanenza. E’ questo un fattore, non secondario e pertanto da non sottovalutare, che richiama direttamente la competizione con altre città d’arte o località di richiamo culturale di livello europeo nelle quali la vacanza costa sino a 25-30 p.c. in meno. E ancora dal rapporto Bankitalia: crescono i posti letto ma non cresce il tasso di occupazione dei posti letto che rimane sempre e solo del 30%, il che vuol dire che mancano politiche di destagionalizzazione. Mentre in Italia per il turismo culturale, ovvero visite musei aree archeologiche monumenti aumenta del 10%, in Basilicata del 6%. La parola magica è “esperenziale”, ovvero una visita che sia allo stesso tempo un’esperienza, non solo per i ricordi che lascia, ma per il modo in cui la si vive: può trattarsi di un trekking lungo la Murgia, di una passeggiata attraverso tratturi, della scoperta dei paesaggi e dei borghi più nascosti fatta viaggiando a bordo di un treno. E’ l’esperienza del procedere lento, che permette di allontanarsi dagli itinerari finora più battuti verso un’Italia nascosta ma altrettanto bella. Un turismo dai confini più ampi, perché in grado di intercettare forme di cultura come l’enogastronomia, l’artigianato o il paesaggio. C’è una duplice esigenza dietro questo: allentare la morsa sulle città d’arte e favorire la scoperta di un altro volto del Paese. La sfida è continuare a far crescere il turismo culturale, ma indirizzando i flussi anche verso altre mete. E qui torna di attualità la strategia di Matera-Basilicata 2019 che, purtroppo, si ferma a poche e sporadiche azioni per tentare di estendere i flussi turistici sull’intero territorio regionale. Un caso emblematico: non si riesce nemmeno a promuove Matera-mare metapontino.