Ha “ristagnato” l’economia lucana nella prima parte del 2024: è quanto emerso dall’aggiornamento congiunturale redatto dalla Banca d’Italia, illustrato questa mattina nella sede della Banca d’Italia a Potenza. Il report ha certificato “l’interruzione della fase di modesta crescita registrata nel 2023”.
L’indicatore trimestrale dell’economia regionale, nel primo semestre del 2024, ha infatti registrato una lieve diminuzione (0,1%) a fronte del leggero aumento del Sud Italia (+0,6%) e in Italia (+0,4%).
“Una profonda difficoltà – ha detto il direttore della sede potentina, Gennaro Sansone – sta vivendo il settore dell’automotive, con una produzione inferiore del 58% rispetto allo stesso periodo del 2023.
E anche la logistica sta attraversando una fase delicata”.
Tra i dati più significativi c’è la crescita della produzione di petrolio greggio (+9,2%), mentre quella del gas si è ridotta del cinque per cento.
Si è indebolita la dinamica degli investimenti ed è sensibile la contrazione delle esportazioni, scese del 40,9%. Nel settore delle costruzioni la crescita ha risentito della rimodulazione del Superbonus. Dati positivi, anche se in maniera modesta, per l’andamento dei servizi nel terziario: fino ad agosto è cresciuto del 2,3% il numero di presenze di turisti, ma in estate la dinamica si è indebolita.
Tra i dati più incoraggianti illustrati, ci sono stati quelli del mercato del lavoro con un +3,5%: il tasso di occupazione è salito al 55,4%, restando inferiore di 6,5 punti rispetto alla media italiana, mentre il tasso di disoccupazione è diminuito del 7,3% Decresce il numero delle ore di Cassa integrazione e Fondi di solidarietà.
Infine, il capitolo dedicato alle famiglie: nel primo semestre 2024 il reddito nominale è cresciuto del 3,6%, per effetto dell’aumento dell’occupazione, dato che ha sostenuto il potere d’acquisto anche per il rallentamento della crescita dei prezzi, risultati stabili sui dodici mesi.
Nov 13