I redditi medi dichiarati dai 373 mila contribuenti residenti in Basilicata corrispondono a 14.720 euro, inferiore di 21 punti percentuali rispetto alla media nazionale (18.604 euro).
Nello specifico, in Basilicata, i lavoratori e lavoratrici dipendenti dichiarano un reddito medio di 16.256 euro (20.282 euro la media nazionale); i pensionati un reddito medio di 12.667 euro (15.783 euro la media nazionale); i liberi professionisti (avvocati, medici, farmacisti, commercialisti, notai ecc), dichiarano un reddito medio di 25.340 euro (36.081 euro la media nazionale); gli imprenditori, commercianti, artigiani ecc. dichiarano un reddito medio di 13.321 euro (17.453 euro la media nazionale); coloro che vivono con redditi provenienti da rendite finanziarie e immobiliari (rentier), dichiarano un reddito medio di 11.610 euro (15.846 euro la media nazionale).
L’89,2% dei contribuenti lucani hanno reddito da lavoro dipendente e pensione. In particolare il 49,7% sono lavoratori e lavoratrici dipendenti; il 39,5% dichiarano redditi da pensione; il 2,2% redditi da lavoro da professioni; il 5,1% redditi da impresa; il 3,5% sono rentier.
E’ quanto emerge dal “Rapporto sulle dichiarazioni dei redditi” della UIL Pensionati della Basilicata, che ha elaborato i dati del Ministero dell’economia sulle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2013 (dichiarazioni 2012), nei 131 Comuni della Regione.
La “fotografia” reale dei numeri contenuti nel rapporto, commenta Vincenzo Tortorelli – Segretario Generale della UIL Pensionati della Basilicata, dimostrano come le dichiarazioni dei redditi non rispecchiano la reale situazione di “ricchezza” delle famiglie e sono lo “specchio” di come l’evasione fiscale nella nostra Regione, e non solo, abbia raggiunto livelli patologici, se è vero come è vero che i lavoratori dipendenti dichiarano redditi superiori ai loro datori di lavoro e che i pensionati pagano più tasse di coloro che vivono di rendita.
Infatti gli oltre 147 mila contribuenti pensionati residenti in Basilicata con 12.667 euro dichiarano di più dei cosiddetti rentier e poco meno (500 euro di quanto dichiarano gli imprenditori.
Il reddito medio complessivo (tutti i contribuenti), nella provincia di Potenza è di 14.717 euro, a Matera è di 14.717; mentre quello dei pensionati nella provincia di Matera e’ di 13.517 euro e a potenza di 12.264 euro
I pensionati “paperoni” risiedono a Potenza dove gli oltre 16 mila contribuenti con reddito da pensione dichiarano mediamente 18.239 euro; a Matera 17.628 euro; a Lagonegro 15.629 euro; a Maratea 14.972 euro; a Policoro 14.290 euro.
Decisamente più basi i redditi nel Comune di Ruvo del Monte dove i pensionati dichiarano un reddito medio di 7.657 euro; a Rapone 8.021 euro; a Balvano 8.259 euro; a San Fele 8.307 euro; a Marsico Nuovo 8.375 euro.
I dati del rapporto, conclude Vincenzo Tortorelli, mettono in evidenza il lento declino della nostra Regione rientrata drammaticamente nei territori meno sviluppati, e, mettono ancor più in evidenza come vi sia un tema che riguarda soprattutto, ma non solo, i redditi da pensione.
E’ necessario mettere fine a questa deriva che sta spingendo centinaia di migliaia di persone che vivono con una pensione che un tempo era anche “decente”, ai limiti della soglia di povertà.
Per questo chiediamo al Governo nazionale, ma anche ai Sindaci di tutti i Comuni lucani, di mettere in atto misure urgenti per ristabilire quell’equità sociale di cui non vi è più traccia in questo Paese.
Ma al tempo stesso occorre una forte mobilitazione locale con i Comuni affinchè nei prossimi Bilanci di previsione tengano conto della realtà dei fatti e con le loro manovre fiscali sulla TASI, TARI e IRPEF Comunale non penalizzino ancor di più chi vive con redditi fissi, insieme ad un loro forte impegno per contrastare l’evasione fiscale.