Riportiamo di seguito la nota inviata dal Coordinamento Studentesco UP (Universitari Progressisti dell’Università degli studi della Basilicata) in riferimento all’ultimo rapporto sugli atenei italiani stilato dal Sole 24 Ore.
Come di consueto il Sole 24 Ore ha pubblicato il ranking delle Università italiane sulla base di 12 indicatori costruiti ad hoc per le valutazioni più disparate: dalla qualità della didattica e della ricerca, fino all’efficacia dei servizi erogati a livello regionale per garantire il diritto allo studio.
All’interno di questo grande calderone comprendente 61 sedi universitarie statali (senza tenere conto delle sedi private per eccellenza come Bocconi e Luiss per cui non si perde mai occasione utile per ricoprirle di allori), l’Unibas ha ben figurato per alcuni aspetti, per altri, purtroppo ha dovuto pagare a caro prezzo il fatto di essere un Ateneo pubblico di piccole dimensioni, scarsamente considerato dalle istituzioni locali, e per di più situato al SUD e a pochi km di distanza dalla sede di Fisciano, che dal suo canto ha dimostrato grandi passi in avanti.
Molto semplicistico il lavoro di sintesi realizzato dal “Sole 24 Ore” in quanto è risaputo ormai che se si mettono a paragone “I giganti” con “I nani”, questi ultimi non possono che finire per essere oscurati dalla presenza imponente dei primi. Sicuramente, un lavoro più onesto, sarebbe stato quello di mettere a confronto ognuno con i propri simili e quindi, le grandi Univerità con le grandi università, le medie con le medie e le piccole (come al caso nostro) con le piccole
Con i dati statistici e con i numeri si può lavorare in tanti modi e i risultati ottenuti si prestano ad innumerevoli interpretazioni e aiutano a raccontare quello che si vuole raccontare e a dire esclusivamente ciò che si intende dire per fare e per far fare bella figura in ogni circostanza. Dal canto nostro possiamo andare fieri della nostra Università, che nonostante le innumerevoli difficoltà causate dal taglio progressivo e netto ai fondi FFO a danno delle Università del Sud, è riuscita a classificarsi prima a pari merito con altri atenei per la percentuale di idonei che hanno ricevuto la Borsa di studio e seconda per il giudizio espresso dai laureandi sui corsi di studio. In poche parole l’Unibas lascia sempre un bel ricordo nel cuore dei propri laureati e li sostiene economicamente lungo tutto il percorso universitario.
Analizzando il dato complessivo l’Unibas resta ferma al 44esimo posto su 66 atenei statali e detto ciò non si può che sperare che Il Sole 24 Ore elabori classifiche più dettagliate, meno pilotate e più oggettive; perché altrimenti tra un anno saremo di nuovo qui a raccontarci con tanto di amarezza che non a caso la Bocconi di Milano ha superato ancora una volta l’Università della Basilicata er qualità della didattica!
E’ un peccato che negli anni Il Sole 24 Ore oltre a lasciare invariate le classifiche mantenga fissa la sua miopia verso la vivacità culturale che dilaga nella nostra terra, ormai non più abbandonata e sola, come vogliono i cliché; ma fiera, reattiva e moderna.