“Il Rapporto Swg-Lab significativamente intitolato “risveglio economico e il ceto medio tradito” trasferisce alla politica una fotografia abbastanza nitida: il ceto medio è alla ricerca di un catalizzatore politico in grado di rispondere, in modo diretto e radicale, al bisogno di nuova rappresentanza e, al contempo, adatto a raccogliere i sentimenti di riscatto e di rivalsa dal “tradimento”, offrendo un nuovo senso di identità, forza e riconoscimento sociale”. E’ quanto sostiene Rossana Florio, vice segretaria regionale di Centro Democratico, secondo la quale “si deve dunque rafforzare l’impegno sui problemi del ceto medio a cui dare urgenti risposte a partire dalla “percezione di vulnerabilità” che coinvolge tutte le famiglie sino alla paura di finire in povertà, “come fosse un virus che può contagiare chiunque”.
Per Florio “la quota di persone che affermano di vivere una condizione di disagio economico, secondo quanto riferisce il Rapporto, si è progressivamente ridotta ,
passando dal 51% di un anno fa, al 40% di oggi. Ma si avverte: se i segnali di ripresa e fiducia nel clima economico si stanno timidamente manifestando, il barometro del clima socio-politico permane, invece, turbolento, con “addensamenti astiosi e radicalizzati” . La spinta al cambiamento resta elevata con il 43% dell’opinione pubblica (secondo Swg) che esprime l’esigenza di cambiamenti radicali, forti, urgenti e non mediati. Per comprendere le ragioni dell’apparente antinomia tra ripresa e perdurare del “rancore”, occorre considerare l’effetto profondo indotto dalla crisi: l’infragilimento e la drastica riduzione del ceto medio. Di qui la “mission” che ci attende: il neo-blocco sociale del “ceto medio tradito” sta cercando il soggetto in grado di raccontarlo, di fornirgli dignità sociale e risposta politica. Un’operazione non facile a cui dobbiamo credere innanzitutto per accrescere la politica come funzione di rispecchiamento e orientamento della società specie tra il ceto medio, tenuto conto che, nonostante i sette anni duri di crisi, si sente ancora ceto medio, come mentalita’ e come stile di vita”.