Riceviamo e pubblichiamo le riflessioni del consigliere regionale dell’IDV Nicola Benedetto sui dati emersi in occasione della Giornata dell’Economia celebrata a Potenza.
La dinamica peggiore del Pil (-2%) tra le Regioni del Sud, insieme ad Abruzzo e Molise; -6,3% in meno per gli investimenti fissi (il decremento più forte); -2,7% della spesa delle famiglie per i consumi (anch’esso il dato più negativo dopo quello del Molise); 1.170 posti di lavoro in meno, di cui 670 in provincia di Potenza e 500 in quella di Matera: il Rapporto Unioncamere 2012, diffuso in occasione della 10ª Giornata dell’Economia, per la Basilicata, per il 2012, registra il punto più grave della crisi produttiva, economica, sociale ed occupazionale della nostra regione.
A sostenerlo è il presidente del Gruppo IdV alla Regione Nicola Benedetto per il quale l’unico dato incoraggiante è quello dell’export (più 2,3% sempre per l’anno in corso) a conferma di una ripresa per il “made in Basilicata” sia pure ancora timida e limitata ad alcuni settori. I problemi della fragilità dell’apparato produttivo lucano che ci segnala Unioncamere – continua – sono quelli ben noti e da tempo quali il credito che mette in pericolo piccole e medie imprese, l’impossibilità per gli imprenditori a procedere a nuovi investimenti, la crisi acuta di comparti tra i quali l’edilizia che hanno bisogno di ossigeno immediato con l’apertura di cantieri di opere pubbliche, la scarsa vocazione internazionale delle nostre microimprese. Anche le proposte meritano grande attenzione ed impegno. Tra tutte, l’ introduzione di una disciplina speciale che consenta la gestione delle crisi finanziarie prodotte dall’incaglio dei crediti verso la Pa, evitando che l’imprenditore perda il controllo dell’azienda e incorra nelle conseguenze civili e penali di un fallimento; la creazione di appositi strumenti finanziari – fondi di investimento e fondi di garanzia – pensati specificamente a misura di Pmi; l’introduzione di un intervento a carattere straordinario che consenta alle imprese di ammortizzare in tre anni gli investimenti aggiuntivi in macchinari e attrezzature. Credo che sia necessario – dice Benedetto – introdurre correttivi adeguati nelle strategie individuate con il Patto di Sistema Obiettivo Basilicata 2012 in quanto le previsioni del Rapporto Unioncamere hanno superato gli obiettivi positivi che ci eravamo posti, di intesa con sindacati ed associazioni imprenditoriali, a meno che non si voglia spostare l’Obiettivo Basilicata al 2013 nel quale Unioncamere prevede per la nostra regione un timido più 0,2% di incremento del Pil, che è troppo modesto per essere considerato soddisfacente. Non basta infatti prendere atto che gli sforzi per superare la crisi con i nostri strumenti finanziari e di programmazione sono ormai compromessi e non godono della fiducia di Unioncamere. Bisogna cambiare registro e in fretta.