In merito alla lettera diffusa dalle segreterie regionali e pubblicata in data 7 Aprile 2020 sui principali quotidiani locali, riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal lavoratore Damiano Cuscianna.
In merito alla lettera diffusa dalle segreterie regionali e pubblicata in data 7 Aprile 2020 sui principali quotidiani locali, una grossa percentuale di lavoratori di Comer Industries Components srl vuole dissociarsi con forza da quanto comunicato, visto che alcuni punti fondamentali non corrispondono al vero.
Innanzitutto, si evidenzia che, ad aderire allo stato di agitazione, non c’è stata la totalità dei dipendenti bensì una percentuale assolutamente inferiore e mediamente pari a circa il30%.
Inoltre, si è in disaccordo in merito alla dichiarazione relativa alla presunta inadempienza dell’azienda rispetto alle misure di prevenzione.
Per comprendere meglio, si ritiene di evidenziare cronologicamente le attività implementatedall’azienda per gestire il contagio.
Prima del Protocollo condiviso del 14/03/2020
• Sono state annullate tutte le riunioni (per evitare assembramenti)
• Chiusura degli spogliatoi (per evitare assembramenti)
• Sanificazione quotidiana delle linee e postazioni di lavoro
• Frazionamento degli orari di pausa per evitare assembramenti presso le aree di ristoro
• Messa a disposizione di dispenser igienizzanti per le mani in tutte le aree di lavoro
• E’stata chiusa la mensa con relativa predisposizione dei packed lunch
In data 16/03 c’è stato il confronto tra le RLS, l’Azienda ed il medico competente in merito al Protocollo condiviso del 14/03
Le azioni implementate in aggiunta sono, quindi, state le seguenti:
• Definita la distanza minima di sicurezza sulle postazioni di lavoro
• Distribuzione delle mascherine
• Riorganizzazione delle postazioni di lavoro degli uffici atta a massimizzare la distanza di sicurezza
• Riorganizzazione del layout delle uscite per garantire le distanze ed evitare code ravvicinate
• Diffusione dei comportamenti da rispettare per evitare il contagio dentro e fuori l’azienda (attraverso brochure disponibili in tutte le aree di passaggio del personale)
A partire dal 06/04/2020, primo giorno di lavoro dopo le 2 settimane di CIGO-COVID l’azienda è partita immediatamente con le seguenti attività:
• All’inizio di ciascun turno di lavoro l’accesso alla postazione avviene previa misurazione della temperatura corporea con termometro a infrarossi e dotazione di mascherina e guanti
Si evidenzia, inoltre, che durante tutto il periodo di CIGO-COVID Comer Industries Components ha continuato ad eseguire la pulizia e la sanificazione giornaliera su tutta l’area di produzione.
Di seguito la replica alla nota inviata dal lavoratore Damiano Cuscianna sottoscritta dai sindacati Fim Cgil, Fiom Cisl e Uilm Uil
Leggiamo “SENZA“ stupore un comunicato senza firme che ricorda il linguaggio dei colletti bianchi durante gli anni 70’.
Per noi parlano i fatti. E i fatti posseggono una forza incontestabile!
1. Domani 9 aprile 2020 le OO.SS. FIM FIOM UILM e la RSU sono state convocate dall’azienda COMER per discutere del Protocollo di Sicurezza. E’ evidente che l’azienda ha ritenuto ricevibile la richiesta di confronto, come prevede inoltre l’apposito DPCM e i protocolli firmati tra le parti sociali. Le RSU chiederanno di integrare procedure e DPI al protocollo di sicurezza ricevuto via PEC dalla Confindustria solo all’inizio di aprile, come normalmente già ottenuto negli stabilimenti di Reggiolo e Novara dai colleghi sindacalisti, dopo che anche lì i lavoratori avevano proclamato lo stato di agitazione;
2. La Comer ha comunicato ad inizio aprile la ripartenza dell’intero stabilimento di Matera con più di 200 dipendenti, certificando il falso. E cioè che la Prefettura aveva autorizzato la prosecuzione dell’attività. Solo dopo un serrato confronto nella sede proprio della Prefettura, la stessa ha autorizzato la COMER ad una prosecuzione parziale. Nella richiesta di prosecuzione delle attività di filiera, la COMER ha indicato un codice ATECO non previsto nel DPCM e clienti con partite iva estere non presenti nel sistema camerale italiano;
3. Le OO.SS. hanno inviato alcune osservazioni di merito rispetto all’autorizzazione della Prefettura;
4. In Italia sono vigenti ancora la legge 300/70 e gli accordi interconfederali sulla rappresentanza e vige complessivamente un sistema democratico, non un regime autoritario e padronale. Nel rispetto dello Statuto dei Lavoratori, in COMER si sono svolte elezioni per eleggere i delegati con una partecipazione al voto superiore al 90%. Le RSU quando fanno dichiarazioni, unitamente alle OO.SS. territoriali, riportano la voce dei lavoratori.
5. Le percentuali di adesione all’astensione dal lavoro, astensione mirata a tutelare la salute individuale di ogni dipendente COMER, calcolate da chi si autodefinisce semplicemente come “dissociati”, sono state calcolate erroneamente e con distrazione che ricorda quella per i codici ATECO.