“Sorpresa e ammirazione”. Sono i sentimenti con cui Pino Giordano, Segretario provinciale dell’Ugl Matera, rigetta le accuse provenienti da Ravenna su l’evento 2019 che ha visto incoronare Matera Città Europea della Cultura. Sorpresa perché a 32 mesi dall’annuncio e con 217 milioni di euro di budget, i più non sono ben informati che l’evento farà seguito a una serie di iniziative culturali proposte nell’arco di pochi mesi che saranno sentimenti e spunto a riflessioni sulla ‘vivezza’ culturale del territorio jonico e sullo slancio che questa vivezza può offrire al grande appuntamento di Matera 2019. Chi esprime giudizi malignosi da Ravenna, probabilmente non ha denotato lo straordinario slancio culturale che giunge da questi territori, traino di tutto il Sud, anche come riflesso del grande appuntamento che ci vedrà protagonisti tra qualche anno. Certamente accanto allo stupore – prosegue Giordano – denoto però un paradosso, che genera una certa preoccupazione: sembra quasi che lo slancio culturale dei territori confinanti sia di gran lunga superiore e più entusiastico rispetto a quello che sta esprimendo la stessa città di Matera, la quale ha visto sì cambiare il suo volto in seguito alla designazione a Capitale, ma per l’Ugl si è forse concentrata esclusivamente su turismo, servizi e sulla prospettiva di potenziali infrastrutture. Non si può dire lo stesso, però, sul piano dell’attivismo squisitamente culturale e per la qualità delle iniziative proposte in tal senso”. Per il segretario provinciale dell’Ugl Matera, “Se solo ci fosse la capacità di mettere in rete iniziative come l’Aeroporto di Pisticci, le bellezze del nostro territorio che sono, tra pianura e collina, cartoline esposte sul Mar Ionio come il più che rinomato complesso turistico di Marinagri a Policoro, e sposando il tutto con l’evento Culturale Capitale Europea Matera2019 si potrebbe così, favorire in modo significativo lo sviluppo del turismo e, con esso, la conoscenza e la valorizzazione del territorio. A parere dell’Ugl – prosegue Giordano – gli amministratori locali dovrebbero rivitalizzare il dialogo con tutte le esperienze territoriali e cercare di comprenderne le esigenze. Non servono soldi ma idee, coerenza e costanza nel seguire i progetti e la realizzazione. L’ammirazione che mi colpisce su quanto dichiarano da Ravenna è che qualcosa in comune sposa i territori ossia, che i tempi della politica e della burocrazia non sono comprensibili. Ma nonostante le gelosie che non ci appartengono, andiamo avanti: Matera 2019 non sarà solo festeggiamenti, a Matera è toccato un prestigioso riconoscimento, dobbiamo sfruttarlo affinché possano aprirsi e essere volano di prospettive di sviluppo dove la governance regionale deve saper programmare e governare per utilizzare nel migliore dei modi questa occasione. In questo momento storico non abbiamo bisogno di tifosi o commentatori da altre regioni che speculano squisitamente per politica, dal materano abbiamo validi e capaci soggetti in grado di tracciare in modo chiaro la rotta da seguire al vero interesse dei cittadini lucani, vero patrimonio di questa terra. Ciascuno di noi – conclude il segretario Ugl, Giordano -, dal sindacato, alla politica ed alle istituzioni, lavori per far diventare la capitale della cultura europea 2019 un esempio virtuoso di nuova programmazione e di utilizzo al meglio delle risorse che ci verranno dalla nuova programmazione comunitaria e che impongono una svolta rispetto a quanto è accaduto nel sessennio precedente”.
Giu 20