Il Covid, come è noto, ha trovato molte imprese e cittadini impreparati a gestire in sicurezza i propri dati online, per cui sono cresciuti – in Basilicata, così come in tutta Italia – i reati informatici. Tuttavia l’impennata del 2020 rispetto al 2019 non è allarmante: si registra infatti un + 11,5%, con la regione che si piazza sest’ultima nella classifica nazionale; ben più evidente, invece, il salto in regioni come Veneto (+35,3%), Abruzzo (+29,7%) e Puglia (+26,7%). È quanto emerge da una prima analisi del Centro Studi delle Camere di commercio Tagliacarne, sull’andamento dei reati denunciati lo scorso anno che vedono una crescita in Italia dei reati economici (+0,9%), tra cui spiccano, in particolare, i delitti informatici (+19,8%) e le truffe e frodi informatiche (+17%).
A livello provinciale per livello di reati informatici (delitti, truffe e frodi informatiche) nel 2020, Potenza si piazza al 76° posto con 368,8 reati per 100.000 abitanti, mentre Matera è alla 92^ posizione con 344,6. Rispetto al 2019, Potenza registra un + 15,5% di reati informatici mentre Matera si assesta ad un + 5,2%.