“Sei giovani lucani tra i 15 e i 29 anni d’età su dieci sono senza lavoro, con un tasso di disoccupazione che è schizzato al 17,1% contro il 15,8% di un anno fa, per 36mila persone in cerca di prima occupazione, numeri comunque decisamente al di sotto della reale situazione perché calcolati in base agli iscritti ai Centri per l’impiego che, come è risaputo, sono disertati dai giovani. Siamo al livello più acuto di emergenza giovanile”. A sostenerlo sono i Giovani di IdV che aggiungono: “riconosciamo al Presidente Pittella di aver accolto la nostra sollecitazione a recuperare il tempo perduto per far partire anche nella nostra regione il Piano “Garanzia Giovani” dando seguito all’intesa raggiunta a febbraio scorso con Cgil, Cisl, Uil che richiama i precedenti documenti sottoscritti con sindacati ed imprese, purtroppo rimasti solo impegni. Il primo obiettivo per utilizzare utilmente le risorse messe a disposizione da Youth Guarantee – che in Basilicata ammontano a oltre 17 milioni di euro – è quello di intervenire sull’efficienza dei Centri per l’Impiego che come è noto da noi non godono della fiducia dei giovani e delle donne in cerca di lavoro. E’ il caso di ricordare l’iniziativa svolta nelle settimane scorse con la raccolta di firme anche in Basilicata a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare contro le leggi Fornero. Al fianco di nuove politiche di inserimento occupazionale dobbiamo pensare a dare risposte a chi in questi anni e’ stato spogliato dei propri diritti. Una riforma che ha creato esodati, bloccato i giovani a causa del mancato turn over, costruito un sistema pensionistico a zero garanzie e’ una riforma sbagliata e che non puo’ reggersi ancora in piedi. Occorre rivedere i parametri inseriti dalla riforma, cambiare il metodo e renderli piu’ flessibili adattandoli ad un contesto delicato e fragile come il nostro che pero’ deve essere rilanciato. E’ una sfida ma siamo chiamati a farlo ed in questo senso il Governo sembra essere disponibile. La nostra proposta e’ un segnale politico importante per chi vuole stare dalla parte dei cittadini”.
Per i Giovani IdV, inoltre, “per dare opportunità di lavoro ai giovani si deve puntare sull’ “Impresa Sociale Europea”, tipologia giuridica e modello organizzativo di organizzazione non profit a cui già da tempo si sta lavorando, ma che ora deve necessariamente essere approvata nelle sue caratteristiche, limiti e potenzialità. Infatti, è ormai evidente che anche a livello europeo serve una omogeneità di impresa sociale, intesa come organizzazione che ha lo scopo di coniugare fini solidaristici e sociali con un modello organizzativo tipico della impresa, quindi in grado di garantire stabilità, efficienza, capacità gestionale, assunzione di rischio e responsabilità. Il valore aggiunto dalla definizione della figura della “Impresa Sociale Europea” sarà quello di poter riconoscere in ogni Paese aderente all’unione, in maniera chiara, trasparente ed univoca questo modello organizzativo, poterlo quindi collocare nella sua corretta area di competenza e sostenerlo, sia a livello pubblico che privato, con le giuste normative nazionali altrettanto armonizzate a quelle comunitarie. L’auspicio nella sostanza è che si arrivi sempre più ad avvicinare le organizzazioni del privato sociale ad un modello condiviso di Welfare europeo, sapendo che, in moltissimi casi, sono proprio le Imprese Sociali a poter garantire il raggiungimento di obiettivi che il settore Pubblico e il Mercato tradizionale tralasciano per vari motivi”.
NUOVO RECORD DISOCCUPATI: NAPOLI (FI), PRESIDENTE PITTELLA IN PERFETTO STILE RENZIANO CONTINUA A PROMETTERE PROVVEDIMENTI
“Il nuovo record di disoccupati al Sud, al 21,7%, che fra i giovani d’età compresa 15-24 anni sfiora il 61% con 347 mila ragazzi in cerca di lavoro, contraddice le promesse del Governo Renzi che potrà anche continuare a ricercare un alibi sul breve periodo a disposizione per agire sul fronte del lavoro, ma i giorni passano e la disoccupazione cresce”. E’ quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli aggiungendo che “il governo che deve trovare il coraggio e agire con l’incisività e la velocità degli atti lasciando da parte gli annunci di un futuro mirabolante. Il decreto Poletti, prima parte del Jobs act, è meno di un provvedimento tampone destinato solo a rinviare il futuro stabile e duraturo delle giovani generazioni a lavoro, mentre la riforma dell’apprendistato si rivela inadeguata e sbagliata, e lascia fuori gli ultimi anni del ciclo scolastico come tappa decisiva per la formazione e l’inserimento dei giovani nell’impresa. Intanto – continua Napoli – è l’Agenzia interinale Addeco a denunciare i ritardi in Basilicata legati all’attuazione del piano europeo Garanzia Giovani. La giunta regionale, come è noto, solo di recente ha approvato la convenzione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali senza ancora definire i dettagli degli interventi e la ripartizione delle risorse finanziarie delle diverse misure per oltre 17 milioni di euro assegnate. Nel più perfetto stile renziano il Presidente Pittella si è affettato ad annunciare che da noi si prevede che il programma nella fase iniziale possa attivare un circuito virtuoso che dovrebbe consentire l’accesso a diverse opportunita’ finalizzate all’inserimento nel mondo lavorativo e che è considerato una sorta di primo tassello della prossima programmazione regionale 2014-2020 del Fondo Sociale Europeo. Come per Renzi l’annuncio di 5 milioni di euro per favorire nuove assunzioni di giovani non ha dato alcun risultato. In attesa di conoscere progetti, misure, provvedimenti e idee della Giunta Regionale dobbiamo registrare oggi l’ennesima protesta dei lavoratori in mobilità in deroga a testimonianza che non solo tra i giovani che non hanno mai conosciuto il lavoro ma anche tra chi l’ha perso non si intravedono prospettive di occupazione e si è costretti a protestare per ottenere l’indennità arretrata nonostante l’ennesima promessa di Pittella di 6 milioni destinati alla mobilità in deroga”.