Secondo 8 imprese cooperative su 10 (80%) della Basilicata servirà almeno un anno per vedere in Italia i soldi del Recovery Plan europeo da usare per fare fronte ai danni all’economia causati dall’emergenza Covid. E’ quanto emerge dalla prima indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione nazionale di aziende rispetto alle risorse in campo per attutire gli effetti del virus sul sistema produttivo. Il rischio è che gli aiuti di Bruxelles arrivino troppo tardi per recuperare il terreno perso e difendere i livelli occupazionali considerato che – evidenzia Uecoop Basilicata – a marzo scade anche il blocco dei licenziamenti. In questo momento storico segnato da una pandemia senza precedenti è necessario intervenire al più presto snellendo tutte quelle procedure burocratiche che rischiano di far perdere tempo prezioso per salvare aziende e posti di lavoro. Tutti riconoscono l’esigenza di fare presto ma il 20% delle realtà è convinto che per i soldi del Recovery ci vorranno addirittura due anni. I diversi orientamenti rispetto all’atteso piano di sostegno all’Italia – sottolinea Uecoop Basilicata – sono il sintomo di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie mettendo a rischio il sistema economico nazionale. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova anche la resilienza delle circa 2000 cooperative lucane che – conclude Uecoop Basilicata – operano in tutti i settori produttivi, dall’agroalimentare ai servizi socio educativi e socio assistenziali, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio alla sanità.