Giovanni Perrino e Gianni Leggieri, consiglieri regionali Movimento 5 Stelle. “Reddito di cittadinanza, priorità del M5S Basilicata, i cavalli di battaglia li lasciamo agli altri.
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle Basilicata è impegnato a 360°, fin dai primi giorni del suo insediamento, sui temi e sulle priorità del programma M5S regionale e nazionale. Priorità alcune delle quali già affrontate nelle varie Commissioni Consiliari Permanenti e in Consiglio Regionale. Lo dimostrano gli atti protocollati e visibili da chiunque sul proprio sito informativo www.basilicata5stelle.it con il dettaglio relativo al rapporto attività 2014 e 2015. Sul “Reddito di Cittadinanza”, il M5S di Basilicata ha già presentato il 5 agosto 2014 una serie di emendamenti tesi dall’introduzione di una misura di “reddito minimo garantito” nel disegno di legge sull’Assestamento di Bilancio regionale 2014 ( vedasi questo link, alle pagine 8 e 9) e il 7 gennaio 2015 nel disegno di legge di Stabilità regionale 2015 (vedasi questo link, pagine da 31 a 35): emendamenti che, nonostante individuassero con precisione le coperture necessarie, sono stati bocciati in Consiglio dalla maggioranza pittelliana. In IV Commissione sono ora all’esame una serie di progetti di legge sul tema. Tra queste figura una proposta di legge di iniziativa popolare risalente alla legislatura regionale precedente. Si tratta di un progetto di legge che, con opportuni interventi emendativi, può essere preso come riferimento dal M5S Basilicata: ora, onde evitare un’inutile proliferazione di proposte di legge sull’argomento (che allungherebbe i tempi dell’esame in commissione, tutto a danno delle famiglie e delle persone che versano in condizioni di disagio sociale ed economico ed hanno urgente bisogno di una misura di sostegno), il M5S Basilicata ha chiesto di audire in Commissione uno dei promotori, anche per capire se ci fosse lo spazio per “sposare” la proposta di legge popolare in questione. Tra l’altro, trattandosi di proposta di legge, appunto, “di iniziativa popolare”, ed avendo il M5S grande rispetto per le iniziative legislative popolari, ci è sembrata una via percorribilissima. Il modus operandi e laborandi dei portavoce M5S non deve essere improntato ad un vacuo personalismo ed a un (borioso quanto sterile) protagonismo su ogni tema, ma, al contrario, anche a valutare se ci sono proposte e progetti frutto del lavoro civico meritevoli di attenzione e di valorizzazione. In questo caso, è proprio quello che abbiamo fatto: fare nostra e, auspicabilmente, migliorare una buona proposta di legge proveniente dai cittadini. Per questo il M5S Basilicata ritiene del tutto fuori luogo il comunicato stampa diffuso qualche giorno fa dai due portavoce lucani al Senato e alla Camera: un comunicato stampa disinformato e irriguardoso del lavoro svolto sul tema dal gruppo consiliare del M5S in Regione. Nel M5S si collabora a tutti i livelli e, se ci sono questioni o dubbi da chiarire, è bene che lo si faccia attraverso una normale e rispettosa dialettica interna al Movimento. Il Capo politico del M5S è Beppe Grillo: quindi, non ci sono né possono esserci altri “dominus” nel M5S Basilicata che pensano di poter interferire proditoriamente e “a gamba tesa” nel lavoro di altri. Le strutture gerarchiche possono andar bene per i partiti ma non certo per il M5S che “non è un partito politico né si intende che lo diventi in futuro”. Sarebbe bene, quindi che prima di inviare comunicati stampa o cinguettare sui social, sentenziando inappellabilmente sulla presunta scarsa produttività di altri portavoce, collaboratori di portavoce o attivisti del M5S che lavorano in organi c.d. ‘periferici’, ci si informi e si studi preventivamente anche grazie a strumenti e canali magari obsoleti ma meno forieri di problemi per il Movimento di cui facciamo tutti parte attiva, da Roma a Potenza, da Canicattì a Cantù. Come attestato dal lavoro fatto nel 2014 e nel 2015, il reddito di cittadinanza è una priorità del M5S di Basilicata. Altro che cavalli di battaglia!
Questi comunicati del movimento 5 stelle rappresentano la copia dei vecchi comunicati dei vecchi partiti. Giusto per farsi sentire che esistono.Sul reddito di cittadinanza proposto dal movimento ci sarebbe tanto da discutere, ma forse questi nuovi politici , hanno la memoria corta, non ricordano che negli anni passati nel sud e in basilicata pur non esistendo il reddito di cittadinaza esisteva una pratica simile, quella dell’assegno di accompagnamento, dove a livello nazionale risultavamo la regione con il piu alto numero di invalidi( falsi o veri), senza contare che abbiamoa vuto gente che per decenni è stata in cassa integrazione( tutti questi falsi invalidi e cassintegrati erano quasi sempre occupati in lavoro in nero) il reddito di cittadinaza va bene, se metti i controlli seri, se crei altre opportunità di lavoro, se no è solo propaganda elettorale, tipo quella che fanno gli altri partiti promesse a vuoto, per accapararsi qualche voto. Intando hanno perso il mio,di uno che combatte non per essere un parassita Ma solo un UOMO LIBERO