Verso la piena operatività i progetti di pubblica utilità, presentati dai Comuni, che garantiranno l’avvio, in tempi celeri, del reddito minimo di inserimento. Il programma, che interessa circa 4 mila famiglie rientra “in un grande sforzo di solidarietà messo in atto nei confronti dei più deboli, nella stretta collaborazione tra Regione Comuni e Agenzia Lab”.
E’ quanto emerso nell’incontro, svoltosi questa mattina a Potenza nella Sala Inguscio della Regione, con i rappresentanti istituzionali dei Comuni della Basilicata. E’ stato illustrato, soprattutto, l’atto di indirizzo approvato dal governo regionale lo scorso 16 giugno, che consente di confermare la validità dei progetti già presentati, di poter apportare modifiche o di presentarne altri entro la data del 22 luglio. Secondo tale atto, i beneficiari dovranno essere collocati all’interno di progetti ricadenti nel proprio comune di residenza e saranno assegnati ai progetti di pubblica utilità in base al proprio profilo e osservando l’ordine progressivo delle graduatorie dei soggetti ammessi. I progetti, inoltre, dovranno prevedere attività di pubblica utilità da realizzare durante tutto l’anno solare.
Altra importante novità la procedura a sportello, che consentirà alle iniziative messe in campo dagli enti locali di diventare subito operative. In altri termini, man mano che i Comuni avranno confermato i progetti già presentati, o rivisitato quelli agli atti per adeguarli alle esigenze del loro territorio, i beneficiari potranno cominciare a svolgere le attività di utilità sociale.
Nei casi di progetti legati all’anno scolastico con sospensione da giugno a settembre, alla manutenzione del verde pubblico o ad altri che prevedono attività realizzabili solo in determinati periodi dell’anno, il Comune proponente dovrà definire nell’ambito del progetto stesso attività di pubblica utilità alternative da far svolgere ai beneficiari nei periodi di sospensione previsti. L’Agenzia Lab, in qualità di Soggetto Gestore, definirà le modifiche necessarie al superamento delle eventuali criticità che dovessero emergere nel corso della realizzazione dei progetti di pubblica utilità approvati, previa autorizzazione della Regione Basilicata.