La giunta regionale su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo ha approvato, nell’ultima riunione, due importanti delibere che danno respiro ad una consistente platea di lavoratori.
Con l’obiettivo di andare incontro alle esigenze di parte della popolazione lucana che vive in condizioni di difficoltà economica, la giunta regionale della Basilicata su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo ha approvato, nell’ultima riunione, due importanti delibere. La prima concerne la proroga “delle attività del Programma Reddito minimo di inserimento fino al 31 dicembre 2019 senza soluzione di continuità”. Nel prendere in considerazione “nel corso della proroga disposta con il provvedimento” la possibilità di attivare “misure alternative alla proroga stessa, ferma restando l’utilizzazione delle risorse finanziarie destinate ai beneficiari in carico al programma alla data del 30 giugno 2019”, la giunta ha stimato in circa 6 milioni di euro la somma occorrente per la prosecuzione delle attività fino al 31 dicembre prossimo, che sarà così suddivisa: 5 milioni e 760 mila euro per i lavoratori (il costo medio mensile dell’indennità è di 500 euro per i 1920 beneficiari e per la durata di sei mesi); la restante somma fra le coperture assicurative e l’agenzia Arlab, il soggetto gestore per l’attuazione del Programma Reddito minimo di inserimento”. L’altra delibera approvata in giunta è quella che autorizza “la proroga o la ripetizione dei Tirocini di inclusione sociale (Tis) per tre mesi, per i numerosi Comuni ospitanti che ne hanno attestato la necessità”. La somma occorrente per il finanziamento dell’indennità mensile di partecipazione ai Tis di 769 destinatari individuati è pari a circa un milione e 130 mila euro (comprendente anche la somma occorrente alla copertura finanziaria delle remunerazione del soggetto promotore). “Riteniamo importante – ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo – garantire alla popolazione lucana che vive in particolari condizioni di difficoltà l’adeguato sostegno nell’ambito delle politiche di inclusione sociale”.