Lo Spi Cgil di Potenza, la Slc Cgil e la Cgil di Potenza hanno dato il via al volantinaggio davanti agli uffici di Poste italiane per diffondere i cinque quesiti del referendum dell’8 e 9 giugno a Potenza e nei comuni della provincia. Le prime tappe sono state Potenza, Avigliano, Villa d’Agri e Venosa. Il volantinaggio proseguirà domani 3 aprile a Genzano e Lauria.
Cinque sì per cinque quesiti. Con il referendum la Cgil chiede di votare per l’abrogazione delle norme che impediscono il reintegro al lavoro in caso di licenziamento (Jobs Act); per l’abrogazione delle norme che facilitano i licenziamenti illegittimi nelle piccole imprese; per l’abrogazione delle norme che hanno liberalizzato l’utilizzo del lavoro a termine; per l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortuni sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Il quinto quesito sulla cittadinanza punta al dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario ai fini della presentazione della domanda di concessione della cittadinanza da parte dei maggiorenni.
“Le Poste – afferma Michele Sannazzaro, segretario generale dello Spi Cgil di Potenza – sono uno dei luoghi simbolo del referendum contro la precarietà del lavoro e per migliorare le condizioni di vita dei lucani e delle lucane. Sia il processo di progressiva chiusura e ridimensionamento della presenza degli uffici postali sul territorio sia la tenuta del reddito per i pensionati e le pensionate sono infatti strettamente collegati ai temi del lavoro e della sua qualità e dignità”.