Tavolo Verde Basilicata illustra le ragioni del No del mondo agricolo al referendum costituzionale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Il 4 Dicembre prossimo venturo il popolo Italiano è chiamato ad esprimersi sulla modifica della Costituzione Italiana attraverso lo strumento referendario, previsto dalla stessa Costituzione, in seguito ad una Legge voluta da una maggioranza Parlamentare ibrida e variabile che non rappresenta il Paese o lo rappresenta male. La Legge così come è stata presentata ed approvata si dimentica dei Territori, dell’Ambiente e del Mondo Agricolo, anzi a guardarla bene con la modifica del Titolo V della Costituzione Italiana si vanno a peggiorare i livelli di partecipazione democratica e rappresentativa di ogni cittadino, si va ad incidere negativamente sulle funzioni delle Regioni e degli Enti Locali in generale nonché sulle piccole e medie aziende comprese quelle agricole che impiegano la maggior parte delle risorse naturali ed energetiche come l’acqua, petrolio, elettricità, servizi, assistenza, territori demaniali, regionali e comunali di stretta competenza regionale per la produzione di beni di interesse comune. In poche parole con la Legge Renzi vengono stravolte le funzioni degli Enti Locali e dell’Istituzione Regione poiché le materie più importanti e le risorse territoriali diventano di esclusiva competenza dello Stato per cui le necessità e le istanze delle comunità e dei territori, in particolar modo quelle ad indirizzo agricolo verranno completamente ignorate.
Il Lavoro, l’Istruzione tecnica, l’impiego compatibile dei diversi fattori di produzione con l’ambiente per uno sviluppo sostenibile e la stessa funzione sociale dell’azienda agricola saranno sacrificati sull’altare degli interessi della finanza, dell’industria, della concorrenza internazionale e della globalizzazione. Specificatamente il Mondo Agricolo con tutti i beni che produce verrà ulteriormente subordinato agli interessi della grande industria, della grande distribuzione e delle banche e sarà ulteriormente esposto agli interessi della ricerca applicata delle multinazionali e società private.
Non è un caso che la Riforma Renzi-Boschi sia sostenuta dalla Confindustria, dalla Finanza Internazionale, dalle Compagnie Assicurative, da Marchionne e da gruppi organizzati del mal affare; mentre è combattuta dai disoccupati, dai giovani, da chi lavora e produce, da chi crede nei valori fondanti della Costituzione Italiana che sono la Democrazia, la Libertà e l’Uguaglianza.
Per queste e per altre ragioni Tavolo Verde Basilicata dice NO alla Riforma di Renzi; e dice NO anche e soprattutto perché questa Riforma, invece di risolvere i problemi di milioni di uomini e donne legati a diverso titolo al Mondo Agro-Ambientale li peggiora attraverso il dominio di un solo Partito al Governo o peggio di un solo Uomo.
Le grandi Riforme, rese possibili grazie alla Costituzione Italiana, non sono mai state finalizzate a ridurre i diritti, ma al contrario rinsaldarli e riconoscerne altri; quella di Renzi e dalla sua maggioranza va nella direzione opposta.
È questa un’altra Buona Ragione per votare No!