Valorizzazione dei prodotti cerealicoli, olivicoli e vitivinicoli; miglioramento e certificazione delle produzioni; rafforzamento del valore ambientale e della territorialità dei prodotti; ammodernamento delle strutture, rafforzamento delle competenze e formazione di nuove figure professionali. Sono questi gli obiettivi dei cinque Progetti integrati di filiera regionali, approvati dalla Giunta regionale, che si aggiungono a quelli precedentemente approvati.
I Pif coinvolgono una platea di 921 soggetti, di cui 660 imprese agricole e 80 aziende di trasformazione. Comprendono undici Misure del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che vanno dalla formazione (mis.111) alla ricerca (mis. 124) passando per la ristrutturazione (mis. 121) trasformazione dei prodotto (mis.123), agriturismo ed energia alternativa (mis.211). I Pif movimentano 84 milioni di euro di quota pubblica a cui si aggiungono circa 100 milioni di euro di cofinanziamento di parte privata.
“Il Dipartimento Agricoltura – dichiara l’assessore Rosa Mastrosimone – pone molta attenzione ai Progetti integrati di filiera che rappresentano veri e propri strumenti di valorizzazione delle produzioni. La Basilicata per far conoscere le proprie eccellenze agroalimentari – osserva l’assessore all’Agricoltura – deve saper cogliere l’occasione dei Pif per costruire un paniere di prodotti legati al territorio. Le strategie del Dipartimento – osserva ancora Mastrosimone- sono finalizzate a dare sostegno ai giovani, a rilanciare il settore primario e a riunire le diverse fasi delle filiere produttive, dalla produzione alla commercializzazione, puntando sempre sull’innalzamento della qualità delle produzioni”.
Questi nel dettaglio i Pif approvati. Il primo progetto è dedicato al grano duro della collina materana e mira alla certificazione del prodotto. E’ stato proposto dal Consorzio per lo sviluppo della Collina e della montagna materana e vi hanno aderito tredici partner. Il secondo progetto proposto dal Consorzio Pane di Matera Igp è denominato “Mangiare Matera, il grano, il pane, la pasta”. E’ finalizzato al miglioramento delle produzioni e alla rafforzamento della territorialità intesa come valore ambientale. Al Progetto hanno aderito diciotto partner. Alla valorizzazione della filiera olivicola del Vulture è invece dedicato il terzo Pif. Al Progetto di miglioramento delle produzioni hanno aderito quattordici partner.
Alla valorizzazione dell’Aglianico del Vulture è invece destinato il quarto Pif, proposto dal Consorzio “Qui Vulture”, ventinove sono i beneficiari finanziabili in una prima fase. Il quinto ed ultimo Pif approvato dall’esecutivo lucano è denominato “Eufolia Mediterranea”. E’ destinato alla qualificazione e alla certificazione dei prodotti olivicoli ed è stato proposto dal Distretto Agroalimentare di qualità del Metapontino. Per tutti i Pif sono stati infine approvati gli elenchi dei beneficiari e dei partner di Progetto.
Lug 30