“L’Ugl Basilicata consapevole della propria responsabilità sociale, della propria storia, dell’urgenza di interpretare i nuovi bisogni di una società in profonda trasformazione vuole dare il suo contributo riportando sul tavolo della politica e degli uomini di buona volontà le ansie e le speranze del mondo del lavoro, ed i valori e le proposte che contraddistinguono il nostro sindacato. In vari incontri abbiamo illustrato le nostre proposte: ci confrontiamo con i politici per ascoltarne le loro proposte e per animare un confronto. Per mettere insieme allo stesso tavolo persone, programmi, idee, progetti che riteniamo possano convergere verso un comune obiettivo: interpretare la domanda di cambiamento che la popolazione attende, iniziare a delineare un quadro di proposte e più in generale la visione di una Basilicata fondata sui valori dell’autonomia, del protagonismo sociale ed economico, capace di coniugare, in termini nuovi, sviluppo e solidarietà e bene comune”.
E’ quanto ha sostenuto il segretario generale dell’Ugl Basilicata all’apertura dei lavori del convegno dal tema,’Quali i punti Prioritari di Rilancio’ svoltosi nella sala ‘A’ del Consiglio Regionale a Potenza, che ha visto moderare i lavori il segretario provinciale dell’Utl Matera, Pino Giordano, il segretario regionale dell’Ugl Sanità, Michele De Rosa, il Cons. Reg. di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, il responsabile regionale di Noi con l’Italia, On. Cosimo Latronico, il segretario regionale Lega Basilicata, Antonio Cappiello, il Sen. della Lega, Pasquale Pepe, il Coordinatore regionale MNS, Avv. Antonio Tisci, l’avvocato Dina Sileo del Movimento Italia Madre, il Presidente Confcommercio Potenza, Fausto De Mare, l’economista Dott. Gianpiero Perri e la nutrita partecipazione di altre e diverse personalità del mondo politico e sindacale
“Noi siamo convinti, infatti, che il sud, e la Basilicata in particolare – ha proseguito Tancredi -, hanno risorse umane qualificate che possono giocare un importante ruolo nella società e nell’economia, forze imprenditoriali ancora disponibili a fare la loro parte, insomma condizioni per fare meglio e di più di quanto sia stato fatto sino ad oggi. Per l’Ugl, questa società oggi è ai margini, non trova spazi per un protagonismo, perché nella nostra realtà più si rivendica autonomia e libertà d’iniziativa, più si rivendicano spazi per intraprendere, più si è visti con sospetto, come potenziali sovvertitori di uno stato di cose che le classi dirigenti che negli ultimi vent’anni hanno governato la Basilicata non vogliono modificare il baronismo, familismo e nepotismo. Il voto del 4 marzo ha dimostrato che anche i lucani hanno compreso che il vecchio modello economico e politico imperante in Basilicata non è stato in grado di produrre futuro per le nuove generazioni, ne migliori condizioni di vita. Certo la nostra Regione si colloca in un quadro di crisi di tutto il Mezzogiorno ma, non possiamo accettare che questo diventi l’alibi per coprire le tante, troppe inefficienze, del sistema pubblico regionale, i tanti sprechi di risorse pubbliche, l’incapacità di valorizzare i punti di forza che pure ci sono nella nostra regione, di sciupare persino la grande occasione di Matera 2019 con una “guerra senza quartiere” tra le diverse fazioni che governano questa regione. La cinica logica di bassa politica è sotto gli occhi di tutti – tuona forte Tancredi -, con un vecchio clientelismo e trionfo dei mediocri: basti pensare alle tante scelte sbagliate ai vertici d’importanti organismi regionali, selezionati non per meriti e capacità ma per soli meriti di fedeltà al potente di turno, che hanno finito per generare una vera palude istituzionale, un conflitto continuo tra territori, una colpevole disattenzione ai temi dell’ambiente e della salute dei cittadini, senza precedenti in questa nostra amata terra. Ogni giorno notizie preoccupanti ci dicono che la Basilicata è stata per troppi anni terra di nessuno, dove assenza di controlli e di attività precauzionali, hanno consentito l’inquinamento di vaste aree del nostro territorio e creato un diffuso allarme sociale. E’ arrivato il momento di chiedersi di chi è la responsabilità politica di tutto questo. Occorre che qualcuno inizi a domandare quali risultati hanno raggiunto le politiche messe in campo per le aree interne, quali sono i risultati concreti nella lotta contro lo spopolamento, così come occorre chiedersi quale impegno c’è voluto per risanare la città di Potenza dopo la montagna di debiti che governi comunali hanno accumulato nel passato”.
Il segretario dell’Ugl Matera, Pino Giordano nel suo intervento ha sottolineato che, “Oggi più che mai occorre una ‘audacia creativa’ come dice Papa Bergoglio per elaborare una nuova visione dello sviluppo regionale. Lo chiede la comunità regionale ormai sempre più consapevole del fatto che si continuano a spendere soldi pubblici in conformità a criteri che nulla hanno a che vedere con il miglioramento dell’ambiente economico, l’efficienza di servizi pubblici, la qualità della vita delle persone, una qualche idea concreta di futuro per la regione. L’Ugl è pronta ad avviare un percorso certo sollecitando la politica ad un confronto scevro da pregiudizi e rispettoso delle specificità di ognuno, tentando di ricomporre un dialogo in vista di una grande opportunità, cambiare il corso della nostra storia regionale”. “Solo se apertura, intelligenza politica, entusiasmo, senso civico ed etica politica alimenteranno questo campo ideale – terminano i segretari Ugl, Tancredi, De Rosa e Giordano – sarà possibile finalmente giocare una partita per vincere: l’Ugl sostiene spendersi per la propria comunità con quella passione e senso di responsabilità che hanno fatto la fortuna delle regioni sviluppate del nostro Paese, offrendo buon governo e nuove condizioni di prosperità”.