Si è svolta a Potenza l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione Basilicata, convocata unitariamente da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Potenza, durante la quale è stato deciso di proclamare lo stato di agitazione del personale.
Dall’ampio confronto e acceso dibattito che ne è scaturito, è emerso tutto il disagio che vive in questa fase il personale regionale sostanzialmente ascrivibile alla grande confusione degli assetti organizzativi. Come è noto, in attesa della riorganizzazione – sostanzialmente solo rimasta in embrione – sono stati assegnati di recente gli incarichi dirigenziali sulla base dell’attuale organigramma dei dipartimenti della giunta regionale. Considerato che col medesimo provvedimento non sono stati riassegnati gli incarichi attualmente conferiti ad interim in scadenza il 1 marzo 2020, è evidente il grande disorientamento dei lavoratori, molti dei quali a decorrere da oggi si troveranno ad operare in uffici privi del dirigente di riferimento.
Questo genera non poche preoccupazioni in chi si trova ad operare in posizioni di responsabilità, privo di alcun certo riferimento; le preoccupazioni e l’incertezza sono tanto più grandi se si considera che a fine marzo sono in scadenza le stesse posizioni organizzative assegnate ai funzionari dell’ente, cui fu data continuità a giugno in attesa del detto riordino regionale. Una situazione resa ancor più pesante dallo svuotamento degli uffici che si sta verificando a seguito dei numerosi pensionamenti e rispetto al quale la richiesta unanime è quella di procedere a dare quanto prima attuazione al piano dei fabbisogni, adeguandolo alle esigenze reali dell’ente e procedendo ad espletare i concorsi e a dare luogo alle previste stabilizzazioni del personale precario.
Non si può pensare di supplire alle carenze di personale ricorrendo al lavoro in somministrazione, che genererebbe solo a ulteriore precariato e false aspettative mirate solo al consenso. I lavoratori hanno messo in evidenza una serie di “incompiute” che generano un diffuso malessere e la necessità di risposte certe da parte del governo regionale. All’assemblea sono state infatti affrontate le questioni del godimento delle ferie ad ore, dell’applicazione dell’art.69 del contratto collettivo nazionale del lavoro in una percentuale che non vada oltre l’1%, della mancata uniformità di trattamento di tutti i dipendenti attestati nel ruolo unico regionale, tant’è che la mancanza della valutazione 2018 per tutto il personale sta bloccando il bando delle progressioni orizzontali 2019 già sottoscritto, rendendo difficile mantenere anche l’impegno a chiudere le progressioni 2020 entro il mese di giugno come concordato.
Per questi motivi i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Basilicata Vito Bardi affinché si affrotino le questioni inerenti al personale dell’ente che continua a garantire, nonostante le tante difficoltà descritte, il corretto funzionamento dell’intera macchina amministrativa.