Regione Basilicata, Fp Cgil Potenza: “Che fine ha fatto il concorso per la dirigenza? Serve un tavolo permanente sul piano delle assunzioni”. Di seguito la nota integrale.
Sono trascorsi oltre quattro mesi dall’incontro nel quale sollevammo alcune criticità sui bandi di concorso per il comparto e la dirigenza approvati dalla giunta regionale della Basilicata chiedendone la revoca e la rimodulazione.
Se per il comparto si è proceduto alla pubblicazione dei relativi bandi sul Bur, il concorso destinato al reclutamento di diciotto nuovi dirigenti regionali è praticamente sparito dai radar. Nell’incontro tenutosi a marzo avevamo evidenziato alcune incongruenze legate ai requisiti richiesti. In particolare lasciava perplessi l’individuazione di diplomi di laurea così specifici per ciascuna area dei posti messi a concorso tali da escludere, di fatto, dalla partecipazione con riserva agli interni, molti funzionari dell’ente, le cui lauree non sono incluse nei requisiti di ammissione né equiparabili o equipollenti alle lauree elencate. E questo in mancanza dell’Ordinamento professionale dell’ente aggiornato anche con le nuove professionalità.
A distanza di mesi non è dato conoscere la sorte di questo bando, in quali meandri degli uffici regionali sia rimasto impelagato per la sua “manutenzione”. Su questo chiediamo chiarezza e trasparenza nelle scelte.
Gli uffici regionali sono in sofferenza per la grave carenza di personale e solo con grande sforzo e abnegazione dei singoli si riesce a far fronte all’ordinario e ai tanti adempimenti legati all’attuazione del Pnrr. Ad agosto scadono gli incarichi di ben tre direttori generali interni all’amministrazione e i dipartimenti sono privi di figure dirigenziali in numero adeguato. Cosa si aspetta per imprimere nuovo slancio all’amministrazione regionale dando anche una risposta ai numerosi funzionari che da decenni attendono l’opportunità di accedere alla dirigenza regionale? Chiediamo chiarezza da parte della giunta regionale: sui piani assunzionali non si può continuare ad eludere il confronto bypassandolo di continuo come mere informative successive.