Nino Sangerardi: “250 mila euro dalla Regione Puglia per Fiera del Mare di Taranto 2020”. Di seguito la nota integrale.
Presidente della Giunta e assessori regionali hanno dato via libera al finanziamento della Fiera del Mare di Taranto, edizione 2020. Tramite l’approvazione del contratto fra Regione Puglia e Pugliapromozione,agenzia regionale del turismo.
Iniziativa riconducibile alla Legge pugliese n. 2/2018 sugli indirizzi per lo sviluppo del capoluogo jonico al fine di mettere a disposizione della città “ ogni sforzo in grado di promuovere uno sviluppo urbano basato sulla fiducia e speranza in un futuro migliore”.
Soprattutto valorizzare le risorse locali mediante integrazione e crescita delle filiere produttive artigianali industriali e agroalimentari coerenti con il progetto Apulia Lifestyle e legate alla Blue economy, attrarre investitori esterni nonché conseguire la globalizzazione delle piccole e medie imprese.
Oggetto della convenzione è il seguente : progettare e realizzare l’evento Fiera del Mare nei giorni dal 3 al 6 settembre 2020.
Pugliapromozione fornirà il supporto tecnico e amministrativo e operativo,l’interlocuzione con soggetti terzi del settore Blue economy e con il sistema produttivo. Si impegna a collaborare e coordinarsi con “altre strutture della Regione indicate dalla Direzione amministrativa di Gabinetto” per mettere in atto sinergie utili al raggiungimento degli obiettivi inerenti la manifestazione.
Alla Regione tocca il ruolo di coordinatore e organizzatore,tramite suo personale, per gli incontri tecnici con Pugliapromozione e eventuali portatori di interesse necessari alla definizione congiunta delle specifiche necessità per il compimento della Fiera.
Gli uffici preposti regionali si riservano la più ampia facoltà di richiedere agli organi amministrativi ogni informazione in merito all’andamento dell’attività fieristica e monitorare lo stato di esecuzione del programma e relativo utilizzo delle risorse economiche.
La Regione riconosce un contributo finanziario di 250 mila euro quale ristoro delle spese sostenute,essendo escluso il pagamento di un vero e proprio corrispettivo che include un margine di guadagno.
Durata dell’accordo? Tre anni.